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Altre notizie sul Processo MASSERA
Processo MASSERA - Tribunale di Roma - Piazzale Clodio - ROMA

Stato
30.9.2009 - 1.2.2011

I° Corte di Assise di Roma

Presidente: Dott.ssa Anna AGRENTO
Giudice: Dott. Luciano PUGLIESE

Pubblico Ministero: Dott. Francesco CAPORALE

Cancelliere: Silvia JANNACO

Imputazioni
Imputazioni PDF >>>

Udienze preliminari
GUP: Dott. Marco Mancinetti
PM: Dott. Francesco Caporale

Difensori di parte civile:
Avv. Marcello Gentili
Avv. Giancarlo Maniga

Udienze svoltesi tra il 25.5.2005 ed il 6.4.2009

Perizia psichiatrica del 3.12.2008

Il perito inviato dal Tribunale di Roma, Dott. Piero Rocchini, ha visitato l'imputato Emilio Massera a Buenos Aires il 3.12.2008 per stabilire: "le attuali condizioni di salute dell'imputato e la sua capacità di partecipare coscientemente al processo".

Il risultato della perizia del Dr. Piero Rocchini, che considera Massera "pienamente in grado di stare in giudizio", è stato depositato il 3.2.2009.
Rocchini PDF >>>

Richiesta di Rinvio a giudizio


Parti processuali


Normativa applicata


I processi in Argentina

Nota delle "Nonne di Piazza di Maggio" sulla situazione processuale di Emilio Massera in Argentina.

PDF >>>

Emilio Massera

L'Ammiraglio Massera, membro della Giunta che prese il potere nel 1976, è stato una delle figure più terribili e controverse del regime.
>>>

Radio RAI: Inviato Speciale 7.3.2009

Radio RAI
GIUSTIZIA ITALOARGENTINA

Reportage di Cecilia Rinaldini sul Processo "Massera" con interviste a Suor Geneviève, Alicia Milia, Francesco Caporale, Luigi Cancrini e Marcello Gentili.

Pagina 12 - 9.11.2009
Pagina 12
LOS 28 DE LOS QUE NUNCA SE HABLÓ

Por Diego Martínez

Documento exclusivo que revela los nombres de 81 personas que integraban el GT 3.3. La orden firmada por Massera para condecorar a 81 integrantes o colaboradores del Grupo de Tareas de la ESMA reveló la existencia de 28 personas que no fueron denunciadas. Más pruebas para el juicio que comienza la próxima semana.
L'Espresso - 4.3.2010
l'espresso
LA VERITÀ SUI VOLI DELLA MORTE

di Gigi Riva. Foto di Giancarlo Ceraudo

Un lungo lavoro investigativo. A cui ha partecipato anche un fotografo italiano. Ecco come sono stati ritrovati gli aerei e i piani di volo usati dalla giunta militare argentina per eliminare gli oppositori
L'Espresso >>>

Corriere.it - 1.2.2011
Corriere.it
Processo agli argentini aguzzini di regime
Massera colpevole, ma il reato è estinto


Condanna morale per l'ammiraglio che fece uccidere tre desaparecidos italiani: la sua morte chiude il giudizio
di Paolo Brogi

Emilio Massera (Ap) ROMA - Angela Aieta, Giovanni Pegoraro e Susanna Pegoraro «sono stati sequestrati da gruppi armati, hanno trascorso un periodo di detenzione e dopo essere stati sottoposti a torture sono stati uccisi con modalità particolarmente odiose che non hanno neppure consentito di rinvenirne le spoglie mortali». L’ammiraglio Emilio Massera, capo della Scuola militare della marina argentina a Buenos Aires, il luogo in cui sono stati commessi questi omicidi nel 1976, è morto l’8 novembre scorso. Prima che una corte italiana potesse condannarlo. Ma una sentenza morale c'è.


Pagina 12
8.11.2010 17:04 - Murió Massera, uno de los integrantes de la primera Junta Militar

Sólo en Italia el dictador ocupó el banquillo de los acusados en un juicio por delitos de lesa humanidad, después del conocido "Juicio a las Juntas". Allí, la Corte de Assiste estaba juzgándolopor la desaparición de tres ciudadanos italianos: Juan Pegoraro y su hija Susana, que estaba embarazada y tuvo una niña en la ESMA, y Angela María Aietta de Gullo.
Pagina 12 >>>


Suor Genevieve
Pellegrinaggio in Argentina
5-31 marzo 2010: sui passi di Leonie Duquet

della Piccola sorella Geneviève Joseph

Nel settembre 2005 ero andata per una settimana in Argentina. Dopo molti anni erano state ritrovate ed identificate attraverso il DNA le ossa di mia zia “Leonie Duquet”,una delle due suore francesi sparite tra l'8 e il 10 dicembre 1977,durante la dittatura. La ricognizione, i funerali e il rivivere sul posto ciò che era successo mi aveva sconvolto. Da allora ho letto molti libri e documenti, e,a Roma, ho cominciato a partecipare, secondo le mie possibilità, agli incontri organizzati dalla sezione dei diritti umani dell'Ambasciata Argentina. Nel mese di novembre ho anche reso la mia testimonianza in Tribunale per il processo di Massera. Desideravo tanto tornare nei luoghi in cui mia zia aveva vissuto e sofferto.
Una grande gioia è stata l'offerta di un viaggio per Buenos Aires, nella data significativa del 24 marzo...

l'Unità - 4.6.2010
l'Unità
Inchiesta sui desaparecidos
«LA VENDETTA DEL FALSARIO»
di Giovanni Maria Bellu

Dopo un po’ che parli con Victor Basterra ti vieni il buon umore. Lo stesso tipo di buon umore che provavi da bambino alla fine delle storie dove i cattivi sono sconfitti. E che avevi dimenticato, perché di solito succede l’opposto. Ridi con lui di come fregò i militari assassini facendo il tonto. Festeggi così il fatto che è vivo, ti sta parlando ed è riuscito a vendicarsi. Victor Basterra è sopravvissuto a una lunga detenzione all’Esma di Buenos Aires grazie all’astuzia e alle sue qualità di fotografo, di grafico e di falsario. I militari ne avevano bisogno perché era in grado di realizzare alla perfezione qualunque documento. Per loro e per i loro più cari amici e complici. Nessuno, quando Licio Gelli il 13 settembre del 1982 fu arrestato in Svizzera con quel passaporto argentino, poteva immaginare che la storia del libretto era molto più straordinaria di quella del suo titolare.

l'Unità - 24.10.2010

Videla
ANGELA BOITANO:
«Siamo ancora in festa per la condanna a vita di Videla»>

di Giovanni Maria Bellu

«Stiamo festeggiando da due giorni l’ergastolo al generale Videla», dice da Buenos Aires Angela, Lita, Boitano, classe 1931, madre di Michelangelo e Adriana, due dei trentamila desaparecidos. Festeggiando? «Non esattamente... non è una vera festa. Sono a casa... ecco, festeggiamo dentro di noi. Ogni volta che c’è giustizia anche per una sola delle vittime della dittatura, c’è giustizia anche per tutte le altre... Il processo era a Cordoba, ma qua a Buenos Aires abbiamo potuto seguirlo in videoconferenza. A parte quello di Videla ci sono stati altri quindici ergastoli. Ogni volta che il presidente del tribunale diceva “ergastolo” si sentiva un applauso... ».
L'Unità >>>

Imputazioni
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