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25.10.2000 - Julio Morresi

Stato

Presidente: MARIO D'ANDRIA
Giudice a Latere: STEFANO PETITTI
Pubblico Ministero: FRANCESCO CAPORALE
Cancelleria: ORIETTA CALIANDRO

UDIENZA DEL 25.10.2000
Esame del teste: JULIO MORRESI




PRESIDENTE: Gli imputati tutti già contumaci. C'è l'Avvocato Strillacci, anche in sostituzione dell'Avvocato Scialla. Per le Parti Civili c'è l'Avvocato Gentili che sostituisce anche...

VOCE: (in sottofondo)

PRESIDENTE: va bene. Da chi iniziamo?

P.M.: iniziamo dal Signor JULIO MORRESI.

PRESIDENTE: siamo pochi, ma buoni per ora. Pochi ma buoni.

P.M.: sì, pochissimi.

VOCI: (in sottofondo).

ESAME DEL TESTE MORRESI JULIO ALBERTO.-

PRESIDENTE: buongiorno, buongiorno! Si può accomodare.

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: mi impegno a dire la verità. (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sono JULIO ALBERTO MORRESI.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...sono nato in ARGENTINA. Aspetti, aspetti. Aspetti!

PRESIDENTE: è spento.

VOCI: (in sottofondo).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sono JULIO ALBERTO MORRESI.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sono nato in ARGENTINA.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: a MAR DEL PLATA provincia di BUENOS AIRES. (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: il 10 luglio del 1930.

PRESIDENTE: può rispondere al Pubblico Ministero.

INTERPRETE: (...).

P.M.: Signor MORRESI, il 23 aprile del '76, neanche un mese dopo il golpe militare, suo figlio NORBERTO di diciassette anni usciva di casa, e lei non l'avrebbe più rivisto vivo. Vorrei che ci raccontasse cosa accadde quel giorno.

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: il 23 aprile del '76, un venerdì, come tutti.... come tutti i giorni, mio figlio, che aveva terminato la scuola... la scuola secondaria e doveva entrare nel... al terzo anno, l'ultimo anno, e... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e l'anno e il ter... appunto come terzo... educazione terza, era l'anno per entrare pre... nella facoltà; e voleva pertanto guadagnarsi del denaro, per poter proseguire gli studi.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e ci dice a mia moglie ed a me, che quella sera sarebbe ritornato più tardi, perché c'era il... il compleanno, si doveva festeggiare il compleanno di un amico.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e quando, ovviamente si era fatta già notte, mi... mi ero... ero preoccupato, perché non ci aveva chiamato per telefono, come era invece suo modo di fare, il modo di agire, suo costume.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: cominciammo, io e mia moglie cominciammo a preoccuparci.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: dopo un po' di tempo, ha squillato il telefono in casa, e un amico che era... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: un amico, che appunto avrebbe dovuto partecipare anche lui alla festa di... che partecipava anche lui alla festa di compleanno, ci chiedeva notizie di NORBERTO, in quanto non era arrivato.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e da quel momento io e mia moglie cominciammo a preoccuparci ma... maggiormente.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e allora mi sono rivolto a un amico, Capo di Polizia presso un Commissariato, e... che... appunto dicendogli qua... quanto accaduto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e visto la carica che lui ricopriva, ha parlato con diversi Commissariati, ma tutti e... dicevano che non... non era presente presso questi Commissariati.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: per tutta la notte né io, né mia moglie siamo riusciti a dormire, in quanto lo aspettavamo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e il giorno dopo, ci arriva una chiamata anonima, nella quale ci viene detto, che NORBERTO non era giunto a LA PLAZA FLORES (o simile), che è in un... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: che è un quartiere della capitale e... non era arrivato dalla PLAZA FLORES, che è un quartiere della capitale a...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...LINIERTE (o simile).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: che è un...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: che è... che è a breve distanza.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e questa chiamata, questa chiamata telefonica ci preoccupò in maniera ancora più... più evidente, più forte, in quanto ci dissero anche che... forse doveva essere stato preso, incarcerato.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: mi rimetto in comis... in comunicazione con il... il Commissario, mio amico...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e con questo Commissario ci portiamo presso diversi Commissariati in varie zone...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e in tutti quanti questi Commissariati, dove noi ci portammo, la risposta era sempre negativa, e che il colà non era presente, NORBERTO.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: da quel momento cominciò... a... ad essere sempre in noi maggiore la preoccupazione, quella preoccupazione che è propria di ogni padre e di ogni madre, e cominciammo anche a porci le domande: che cosa faccio? Dove vado? A chi mi rivolgo?

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: per tutto il giorno e anche il giorno dopo, comincio a... a portarmi presso vari ospedali per vedere se per caso gli fosse... e... accaduto qualche incidente, se fosse ferito, se fosse addirittura morto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: di fronte a tutte quante queste negazioni, di forme negative che mi venivano date sia presso l'ospedale che presso i Commissariati, cominciammo a vedere cosa fosse accaduto in casi simili. Questo però, era uno dei primi casi, e questo di mio figlio era uno dei primi casi, perché è accaduto a meno... ad un mese dal co... dal golpe militare.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma accadeva qualche cosa, che non è che tutti lo sapessero, però nell'ambiente si cominciava a pensare che c'era qualche cosa di strano.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e tramite persone amiche, mi porto presso dei militari amici per chiedere notizie.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: visto l'educazione che avevo ricevuto, avevo il rispetto per i militari, in quanto si credeva che appunto il militare fosse la sicurezza per... la sicurezza de... della persona, dell'essere umano. La figura del militare, era la figura dell'uomo probo... era la figura dell'uomo appunto salvifico.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e in ogni posto che io mi portassi venivo ricevuto, perché mi ci portavo con una persona amica.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: tutti mi dicevano di: "non si preoccupi, perché è un ragazzo di diciassette anni, è un giovanotto di diciassette anni..."...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."...e sicuramente se lo hanno... lo hanno detenuto, lo terranno detenuto in qualche luogo per fargli il lavaggio del cervello".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, questa mia preoccupazione nasceva in me anche per un fatto, perché mio padre era un italiano che si era portato in ARGENTINA nel 1912, e que... e mio padre e... apparteneva a questa razza, che io ammiravo, mio padre italiano era... il rappresentante del lavoratore, della persona onesta e... e anche a noi aveva inculcato, a noi fratelli, il rispetto per il lavoro, il rispetto per le altre persone e l'educazione.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, ciò mi faceva pensare che mio figlio stava passando... forse un momento difficile ma... e... in qualunque luogo lo tenessero per me era molto doloroso pensarlo, però avevo sempre una speranza, di poterlo tornare a vedere, di poterlo accarezzare, di poterlo tenere presso di me come... come qualunque padre vuole.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: i giorni passavano e io mi chiedevo: cosa faccio? Poi sono andato da un Avvocato, e come primo mezzo, lui mi ha detto di presentare un "habeas corpus".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: l'"habeas corpus" come si sa, per la... rappresenta in ARGENTINA, in base alla Costituzione, la difesa del cittadino. Il Giudice, quando viene presentato un "habeas corpus", fa delle indagini per vedere se il... la persona è detenuta presso le Forze Militari o dove.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, i giorni passavano, ma in quei giorni non si sapeva che cosa veramente accadesse, perché loro parlavano di una guerra, ma in effetti non ci stavano scontri armati; e si sapeva di persone che venivano prese, però non esistevano, come ho detto, appunto scontri, scontri armati.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, man mano che ci si avvicinava ai militari e... e si cercava di capire che cosa succedesse, si iniziò a sapere che il paese era stato diviso in zone, e... e BUENOS AIRES e parte della provincia apparteneva al corpo 1...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...dell'Esercito.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: il cui Comandante in capo era il co... era il Generale... SUAREZ MASON.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...). Allora, ho detto precedentemente che si sono presentati degli "habeas corpus", sono state anche presentate delle note al Ministero, e sono state anche fatte diversi... ci si è portati presso diversi militari, per chiedere, ed è stato un fatto anche molto alto e che tutto quanto qui... è contenuto nel fascicolo che ho con me, e che è già stato anche presentato al Tribunale; e si è fatto ricorso alla Chiesa, e si è andato dove si poteva andare, insieme con mio padre, mio fratello... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ah, sì, che era appunto marchigiano...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: di marchi... che era un marchigiano, della zona di MACERATA, avevamo una fabbrica di scarpe.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e questo mi permetteva appunto di non lavorare, di... di non dover andare tutti i giorni a lavorare; e invece di andare tutti i giorni a cercare e... e a rivolgermi anche alla Chiesa, e a cercare in ogni luogo mio figlio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ero io che mi muovevo in continuazione, mia mi... mia moglie invece rimaneva in casa, sempre più preoccupata, aspettando che io ritornassi da quando uscivo al mattino a... a notte fonda.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: grazie all'intercessione di un... di un Parroco amico, sono riuscito a portarmi ed a parlare con il Vescovo Monsignor BOSSOLI.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, ci riceve verso la Curia, che è il centro Episcopale Argentino...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e ci chiede cosa fosse accaduto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e appunto racconto il caso di NORBERTO, di... che aveva diciassette anni, come sono andate le cose...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e quando appunto venni ricevuto e... per la prima volta venne anche mia moglie, in quanto e... appunto questa riunione poté partecipare anche lei, porta... in quanto ci eravamo portati presso un alto dignitario della Chiesa.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, qua... dopo che avevo raccontato tutte le cose, io ero vicino al... al Vescovo, il quale si rivolge a voce bassa al suo Segretario, dicendo: "che cosa terribile! Quanti giovani stanno scomparendo".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e tra le altre cose mi dice: "figlio mio prega, prega tutta... tutte le notti".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: gli rispondo: "Signor Vescovo, sono cattolico, prego tutte le notti".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma pregando in questo modo io mio figlio non lo trovo, non lo... non lo vedo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e abbiamo presentato, continuamente "habeas corpus", abbiamo fatto varie cose, e sono andato, addirittura un giorno anche presso il manicomio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: in quanto essendo andato presso tutti gli ospedali e non lo avevo trovato, mi era venuto in mente che potesse essere stato torturato, e che sotto la tortura fosse diventato... fosse impazzito e pertanto lo avessero portato presso il manicomio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma presso i manicomi poteva... si poteva entrare in alcune sale e invece in altri... in altre stanze era completamente proibito... proibita l'entrata.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, i giorni passavano in questo modo, trascorrevano in questo modo, ma ora che racconto dopo ventiquattro anni questo fatto e... posso dire che in quel momento un'ora sembrava un secolo, un minuto sembrava un anno.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e adesso voglio raccontare qualcosa che segna nella mia vita un momento che... nel quale si può dire che c'è un prima e un dopo nella mia vita.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: mi viene riferito che presso il corpo 1 dell'Esercito, venivano date informazioni circa alcuni casi...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e pertanto mi porto il giorno dopo presso il corpo 1 dell'Esercito.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: dalla porta principale mi fanno passare poi per una porta laterale...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e mi dicono di chiedere di un certo Capitano FERNANDEZ...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che ancora oggi dubito che quello fosse il suo vero nome...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...in quanto loro utilizzavano sempre dei soprannomi in modo che non fossero riconosciuti.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: mi riceve in un ufficio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...mi fa le domande circa quanto fosse occorso e io racconto appunto quanto accaduto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e torno a sentire cose che avevo ascolto per tante... già tante volte, "è un giovane di diciassette anni, non si preoccupi".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e come in altri luoghi già era accaduto mi arriva una minaccia molto velata, molto sottile...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...mi dicevano: "lei ha altri figlioli..."...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."...deve fare attenzione agli altri figlioli..."...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."...deve educarli", "sì e i miei figlioli li educo molto, li seguo molto..."...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."...ma io sto cercando l'altro figliolo, il mio altro figliolo".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: questo Capitano FERNANDEZ sembrava preoccuparsi...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e gli lasciai tutti quanti i dati della mia casa, il numero telefonico...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e mi dice: "appena avrò una qualsivoglia notizia lo avviserò".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: saranno trascorse un due settimana, la nozione del tempo l'ho un pochino perduta, ma erano forse due settimane...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e ricevo a casa mia la telefonata di una signora, di una donna...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...la quale mi diceva che mi parlava a nome del Capitano FERNANDEZ...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e siccome loro avevano già visto che la mia famiglia era una famiglia di gente onesta e lavoratrice...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e si sarebbe preoccupato di vedere ciò che avrebbe potuto sapere.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, quando appunto avvenne questa telefonata, durante questa telefonata mi venne dato un appuntamento per due giorni dopo presso un bar.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e mi dice che la situazione era difficile...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e ma che avrebbero cercato di sapere, avrebbero fatto uno sforzo molto grande per cercare di sapere cosa fosse accaduto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: così ho avuto per telefono due o tre... due o tre conversazioni...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ah, e appunto in queste telefonate mi veniva dato un appuntamento dove poi io mi portavo solo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: in una telefonata mi dice di andare con mia moglie presso casa sua.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: quando andiamo con mia moglie presso casa sua lei ci parla e ci spiega, e ci dice che c'era come una piccola luce che già si era aperta, si era trovata.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: logicamente io e mia moglie provammo una gros... una grande allegria, una grande contentezza.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e dopo un tre giorni, dopo questa chiamata torna nuovamente a telefonarmi...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...andiamo con mia moglie...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e che avevano potuto vedere dove stava, che di fronte a lui c'era un suo amico... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che era un militare...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e che lui e il figlio di un altro militare erano detenuti presso una cella...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...insieme ovviamente a NORBERTO.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e nel... e nel male che stavano, loro però erano abbastanza seguiti, perché veniva permesso loro di lavorare.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e venimmo presi da una forte emozione...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e siccome lui lo aveva visto, prende la mano di mia moglie e la carezza e gli dice: "la stessa mano di ROBERTO... le stesse dita".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: è ovvio che la nostra emozione diventava sempre maggiore...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...ma qui devo riportare un dettaglio molto importante...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che appunto dice che quando gli portavano da mangiare, la notte...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...la Guardia...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e che NORBERTO quando appunto la Guardia portava da mangiare la notte, anziché chiedere il cibo, lui chiedeva una mela verde...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...due o tre mele verdi.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: questo era un dettaglio che per noi, per la famiglia era reale.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: perché quando mia moglie gli preparava da mangiare, lui gli diceva: "no, mamma mi mangio due o tre mele".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e quando ci dissero queste parole è come se ci avessero mostrato la sua foto... la foto di... la sua foto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: infatti erano già passati quasi quattordici mesi dal momento della sua scomparsa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e io e mia moglie ci siamo guardati e abbiamo detto: "l'abbiamo trovato".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: abbiamo continuato a conversare, a parlare...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e dissero di stare tranquilli perché avrebbero potuto fare qualcosa per lui.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e questo poi accade... avviene rapidamente ciò che viene chiesto,perché fino a quel momento non avevano mai parlato di denaro.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e dopo tre giorni mi chiama e che vada, e che mi porti urgentemente presso casa sua.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, che bisognava appunto fare le cose molto in fretta perché le cose si stavano mettendo male e che si doveva... appunto lo dovevano trasferire da quel luogo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...appunto dissi: "facciamo, facciamo qualunque cosa"...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...in quel momento mi dice che per poterlo fare uscire dal Paese sarebbero occorsi dei documenti falsi, passaporto e tutto falso.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e che tutte quante queste movimentazioni, questolavoro che si doveva fare costava 1.000 (mille) pesos.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: 1.000 (mille) pesos, 1.000 (mille) dollari.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e facendo degli sforzi glielo consegno, gli consegno il denaro...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...allora, e se appunto avessero portato fuori NORBERTO ma questo valeva molto di più per l'altro, per il figlio dell'altro militare, li avrebbero portati in una zona fredda, cioè franca... fredda, la SVIZZERA.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, allora zona fredda, era zona fredda proprio, perché in SVIZZERA che appunto è una zona fredda.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, io con mia moglie cominciammo a comprargli degli abiti per l'inverno e invece in ARGENTINA in quel periodo era estate, era fine estate perché era verso settembre, ottobre...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...allora, mia moglie, come poi farebbe qualunque madre, di giorno svolgeva i suoi lavori,appunto lavori domestici e i lavori e i lavori appunto per poter attendere alla famiglia e di notte la passava e... facendo la maglia...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...facendo appunto dei maglioni, eccetera.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma come è logico questo lo svolgeva con... con allegria, con gioia, in quanto eravamo vicini all'incontro con nostro figlio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, in un'altra telefonata, perché poi queste accadevano ovviamente diariamen... ogni giorno, perché nella mia intenzione se fosse stato possibile mi sarei portato a vivere direttamente in quella casa per poter avere notizie sempre...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e quindi mi spiega in questa telefonata che la situazione era diventata molto grave...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e bisognava farlo uscire dal Paese in qualunque modo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e pertanto avrebbero utilizzato un volo charter insieme al figlio dell'altro militare...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e lì mi chiesero come è logico molto denaro...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che non è il problema del denaro che mi hanno preso...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, ho dovuto impegnare i risparmi che avevo fatto per comprare la prima casa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...chiedere denaro ai miei fratelli...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...a mio cognato...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...a persone amiche...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché loro mi avevano detto qualcosa che bisogna tenere molto in conto, cioè tutto quello che stiamo facendo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...lo dovevamo sapere soltanto io e mia moglie...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...nessun altro... nessun altro, né mio figlio, né mia suocera, nessuno.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: perché c'era il pericolo che se lo avessero saputo poteva succedere qualche cosa di grave.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e pertanto noi consegnammo questo denaro...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...non importa l'ammontare...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...l'ammontare non ha nessun valore.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: io dico essendo giunti a questa gravità il giorno... il giorno era venerdì...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...io gli chiedevo come... le chiedevo come avevo fatto già tante altre volte che mi portasse qualcosa di NORBERTO...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...qualcosa che mi facesse veramente vedere, che si trattava di lui...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...una lettera o qualcosa.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma dicevano che era molto pericoloso fare una cosa così, perché stava in un luogo molto pericoloso.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: pertanto questo venerdì, quando consegno il denaro...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...mi viene detto: "venite il lunedì..."...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."...che avrete qualche notizia di lui".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e il tempo fra questo venerdì e il lunedì è stato il periodo più lungo della mia vita...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché appunto sembrava che non passasse mai.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: quando mi porto il lunedì presso la casa di questa signora e suono il campanello...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...non esce nessuno...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...non risponde nessuno...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e pertanto suono il timbro del Portinaio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e mi dice che tra il sabato notte e la domenica mattina si erano trasferiti altrove.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: questo è stato un colpo molto forte...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...non per la truffa del denaro, lo torno a ripetere...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché c'era invece l'illusione che noi NORBERTO lo avremmo potuto riavere in poco tempo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e ci rendemmo conto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che eravamo stati truffati.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: più che altro proprio nell'aspetto umano...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché in quel momento apparivano come i corvi e che mangiano i resti di un cadavere.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: per questo motivo appunto che avevo detto che poi la vita è cambiata, perché quando queste persone hanno parlato delle mele verdi...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché questa cosa voleva dire per noi che oltre alla truffa del denaro, loro in qualche posto veramente l'avevano visto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...grazie a questo dettaglio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: pertanto nella nostra mente...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...allora, perché o che sia la verità o che a volte uno pensi che questa sia la verità, perché a volte succede che uno pensa che la realtà sia qualcosa che invece è soltanto nel nostro pensiero...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...noi ci siamo afferrati... noi ci siamo... abbiamo afferrato l'idea che lui fosse vivo in qualche posto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, in uno dei trecentocinquanta centri di detenzio... centri clandestini di detenzione e che lui fosse vivo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...questo era quanto noi pensavamo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e il tempo passa appunto presentando "habeas corpus", facendo... avendo incontri con persone...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...passa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...allora parliamo dell'anno '78, dell'anno '79, dell'anno '80, stiamo parlando ora come se fosse qualche cosa che è arrivato... un'ora fa, insomma che è successo un'ora fa, invece noi stiamo parlando di anni.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e arriviamo fino all'89...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...quando ritorna nel Paese la Democrazia.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: si forma in ARGENTINA un equipe di Antropologia Forense...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...per scopri... per vedere che molte... scoprire che molte tombe comuni...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...in queste... c'erano molti e molti cadaveri interrati nelle fosse comuni come n.n..

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e non sono sicuro fra l'8 e il 9 maggio del 1989...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...questo gruppo... questo equipe di Antropologia Forense mi chiama per portarmi presso i propri uffici... i loro uffici.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e tutta l'equipe al completo mi... mi fa delle domande, mi interroga...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...se io ero a conoscenza di come fosse vestito...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e loro erano già sicuri al cento per cento che stessero parlando di lui.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma cercavano di tranquillizzarmi, vista la notizia che di lì a poco mi avrebbero dato...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e mi informano che avevano trovato NORBERTO...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e appunto in un fascicoletto di una trentina di pagine viene riportato come erano accaduti esattamente i fatti.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: questo... l'equipe di Antropologia Forense lo aveva trovato nel... quando si fa il processo alla...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...alla Giunta Militare...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...nell'anno 1985.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e allora avevano iniziato poi a studiare fascicolo per fascicolo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e arrivano alla conclusione che in questo fascicolo si trattava il caso di NORBERTO.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: lì appaiano tutti quanti i dettagli del fatto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...con le fotografie...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...le impronte digitali relative alle dieci dita.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, insieme a NORBERTO, un suo compagno LUIS MARIA ROBERTO...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...di trentaquattro anni di età, che era il padrone del furgoncino...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e che nello scritto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...appunto ripotava...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...ed era scritto nel fascicolo che stavano portando del materiale sovversivo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che era una rivista...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che fino ad otto giorni prima...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...si vendeva liberamente presso tutti i giornalai pubblici, insomma presso tutti i giornalai.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma queste persone per poter dire in qualche modo persone, da poter definire in qualche modo persone...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...si credettero essere i padroni della vita e della morte...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e pertanto dissero: "questo serve, questo non serve..."...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."...questo è sovversivo, questo non è sovversivo".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: pertanto questa rivista che si chiamava "EVITA MONTONERA"...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché bisogna ricordare che mio figlio era un dirigente del movimento studentesco.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e la repressione di questo Governo genocida del 1976...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...eliminò...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...eliminò tutto quanto quello che era dirigenza politica...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...dirigenza sindacale...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...dirigenza studentesca...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...gente della chiesa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e gente che si... che pensava alla solidarietà...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché queste persone, questi assassini...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che stettero in ARGENTINA in diverse parti del mondo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...si credono di essere... che sono i padroni della verità e i padroni della vita...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché per il solo fatto di portare questa rivista...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...a mio figlio la cui foto è là presente, presente nel fascicolo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...lo assassinano sparandogli sei pallottole nel volto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: all'altro giovane invece delle pallottole nello stomaco...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...sapendo chi loro fossero, perché erano in possesso di documenti...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e nel fascicolo che è qui presente e come già precedentemente detto ci sono le impronte digitali dei dieci... delle dieci dita.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e sapevano che appartenevano a una persona con nome e cognome...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e lo seppelliscono come n.n..

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: da qui deriva il processo di recupero del corpo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e il Giudice dà l'autorizzazione per l'esumazione...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...nel mese di giugno del 1989 c'è l'esumazione ed eravamo presenti...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...insieme a mia moglie...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...mio figlio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...io...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...ed abbiamo presenziato a questa terribile scena...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché appunto hanno scavato nella terra ed è apparsa la parte ossea...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...di un essere umano meraviglioso.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e l'abbiamo trovato in questa parte.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: per questa testimonianza che io appunto ho nominato del corpo 1 dell'Esercito perché è intervenuta la Polizia...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...in quanto questi erano i responsabili di detta area...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e vuol dire che... il Capo dell'Esercito, le persone che appunto sono sotto di lui per grado...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e allora sapevano che due persone che erano state assassinate e le avevano poi sepolte come n.n..

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: a volte uno dice, ed è terribile pensare questa cosa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che uno ha un privilegio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché abbiamo ritrovato, sebbene soltanto come ossa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...colui che fu nostro... il nostro amato figliolo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ed oggi abbiamo un luogo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...dove possiamo deporgli... deporre un fiore...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e potergli dire per esempio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."figlio caro, qui siamo noi insieme a te".

P.M.: il Signor MORRESI ha accennato prima a un fascicolo segreto che è stato prodotto già in un'udienza precedente dall'Avvocato Gentili credo, vero?

INTERPRETE: (...).

P.M.: io volevo far vedere al teste, Presidente, alcuni fogli di questo fascicolo segreto, si tratta di...

VOCE: (in sottofondo).

P.M.: si tratta di due certificati di morte intestati a n.n., due omicidi intervenuti il 23 aprile del '76 in cui sono vittime una persona di sesso maschile di circa trent'anni, ovviamente è indicato come n.n., e un'altra persona di sesso maschile di circa venticinque anni indicato come n.n.. Volevo chiedere se questi sono i certificati di morte che porteranno poi l'equipe Antropologica di cui ha parlato il Signor MORRESI alla riesumazione e identificazione dei resti, di suo figlio NORBERTO e del Signor LUIS MARIA ROBERTO.

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ci può dire la pagina? Perché sono molti...

P.M.: guardi, forse facciamo prima a mostrare questo.

INTERPRETE: ah!

P.M.: io intendevo comunque produrla per una ragione Presidente, sentiremo più tardi il Dottor DARIO OLMO che insieme a MORRIS TIDBALL ha partecipato alla riesumazione dei resti. E siccome abbiamo in atti già tradotta, perché lo fu in una delle udienze preliminari davanti al Giudice per l'udienza preliminare, io volevo poi produrre perché venga acquisito agli atti, la Consulenza che è stata a suo tempo depositata.

PRESIDENTE: ma questo documento adesso è lo stesso di quello che abbiamo noi?

P.M.: dovrebbe essere lo stesso, sì, il fascicolo segreto...

VOCI: (in sottofondo).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: certo, con questo materiale...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...come ho già spiegato, che il gruppo di... l'equipe di Antropologia Forense ha potuto trovare...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e studiando caso per caso nei vari fascicoli che avevano trovato...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...essi sono giunti alla conclusione...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che appartenevano a LUIS MARIA ROBERTO e a NORBERTO JULIO MORRESI.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: desidero anche per esempio dire...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che questo gruppo di... che questa equipe di Antropologia...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...con molta umanità...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...la foto di mio figlio che è qui presente...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che è terribile...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...loro non me la misero...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...l'avevano tolta dal fascicolo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma dopo, nel... al momento di essere presente all'esumazione...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che è stata molto dura e terribile...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."visto che lei è stato presente a questa cosa..."...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ..."...le diamo la foto che manca nel fascicolo".

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e oltre appunto allo studio che loro avevano fatto e anche alle impronte digitali...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...questa foto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...sebbene anche con il volto tutto quanto distrutto, insomma sfigurato...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...i suoi begli occhi, il suo volto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...l'abito che aveva indosso...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...è mio figlio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...purtroppo è mio figlio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ma come dicevo precedentemente...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...abbiamo un privilegio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...è quello che ho spiegato precedentemente...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché ci sono migliaia di mamme...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che non sono a conoscenza di quanto occorso ai loro figlioli.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: la mente può dire che è morto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...ma il cuore mai va a dire che il figlio è morto fin tanto che non si vede.

P.M.: Signor MORRESI, volevo farle un'altra domanda: lei ha parlato prima di squali, degli sciacalli che praticamente le hanno fatto credere di poterle dare notizia di suo figlio, le hanno fatto credere che NORBERTO fosse vivo e invece poi ha scoperto che in realtà era stato ucciso quella stessa mattina che era uscito di casa, il 23 aprile del '76. Lei ha avuto modo di conoscere e quando ROSALINA CARDOZO che era la moglie di quel giovane di poco più di trent'anni, LUIS MARIA ROBERTO che venne ucciso insieme a suo figlio NORBERTO. Ha saputo qualcosa in più da ROSALINA CARDOZO, le ha detto qualche dettaglio che lei ignorava?

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

P.M.: CARDOZO...

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: qualcosa di molto importante in questa domanda...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e chiedo scusa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...al Tribunale...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...perché forse appunto questa poi è la parte più importante...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...ma l'emozione che provo me l'ha fatto... me l'aveva fatto dimenticare.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: noi venimmo a sapere cosa era accaduto a NORBERTO al momento in cui abbiamo conosciuto ROSALINA CARDOZO.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: quando l'equipe di Antropologia con tutti quanti i dati che aveva cita me, mia moglie e la ROSALINA...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...noi non ci conoscevamo, ci siamo conosciuti in quel momento e ci spiegano che già tempo prima...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che lei sapeva già da prima in quanto il marito era il padrone del furgoncino...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che era un ragazzo con i capelli rossi...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e che era una persona molto conosciuta perché era dell'Intendenza di... del Comune... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...LOMA DE SAMORA (come da pronuncia) che è una...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, che è il nome di un villaggio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: in quella operazione militare che era costume che avvenissero in quell'epoca...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...facevano come un lavoro a tenaglia o di accerchiamento...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e tutte quante le macchine, gli autobus o tutti quanti i mezzi che passavano in questo... in questa tenaglia, insomma in questo posto...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e il personale militare e poliziesco in forma congiunta...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...li facevano scegliere dalla macchina dove dal mezzo di trasporto dove erano e li... e li perquisivano tutti quanti.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e fondamentalmente appunto perquisivano le macchine o i furgoncini.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e questa era cosa diretta e comandata dal corpo 1 dell'Esercito...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...il cui Capo era SUAREZ MASON come già abbiamo precedentemente detto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e in effetti il caso di NORBERTO e dell'altro ragazzo, avendoli trovati con... in possesso di questo materiale dentro il furgoncino...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, caso volle che dentro un autobus che passava in quella zona in questa...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...in maniera molto lenta, c'era un amico o un'amica, ora non ricordo esattamente, del "COLORADO", "COLORADO" è il soprannome del ragazzo che abbiamo... di cui abbiamo parlato prima...

P.M.: di LUIS MARIA ROBERTO.

INTERPRETE: ...e poi è rosso in effetti.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, allora e... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: bene, questa amica o amico che era sull'autobus racconta alla ROSALINA di aver visto appunto la persona chiamata "IL COLORADO", "IL ROSSO" con le mani sulla... sul furgoncino e con vicino a lui un giovane, un giovincello appunto... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e con le mani alzate, anche il giovane.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e intorno a loro ci stavano personale sia civile che militare e che puntava contro di loro le armi.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e come già precedentemente detto, visto che questa rivista veniva considerata come materiale sovversivo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e mi immagino che per questo motivo stavano in questa situazione e alza le mani in alto.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e allora, e come mi chiede il Pubblico Ministero credo appunto proprio in base a questo fascicolo, e appunto qui è scritto che alle 10:00 di mattina anche se mi costa fatica leggere questo foglio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...sono assassinati in base a quanto riferito dal Medico Legale, verso le tre di pomeriggio.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ed è per questo che in base a ciò che loro vennero sepolti come n.n....

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...nel cimitero del General...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...VIJEGA (o simile)...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che è nei pressi del luogo dove furono assassinati.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e Signor Pubblico Ministero, era ciò che mi chiedeva?

P.M.: sì, era questo, era questo.

INTERPRETE: (...).

P.M.: io non ho altre domande, grazie.

PRESIDENTE: Avvocato Gentili?

AVV. GENTILI: una sola domanda, anche per rispetto verso il testimone.

INTERPRETE: mi scusi Avvocato, se gentilmente parla al microfono perché non si sente nulla.

AVV. GENTILI: Avvocato Gentili, Difensore di Parte Civile. Una sola domanda anche per rispetto verso il testimone. Se conosceva il periodico "EVITA MONTONERA", se vi erano incitazioni alla lotta armata oppure no.

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: no, era una rivista della gioventù...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...della Sinistra del Peronismo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che criticava il Governo dell'epoca, ISABELLA PERON...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che anch'io come peronista...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...eravamo molto dispiaciuti e lontani insomma dalla forma nella quale veniva governato in quel momento il Paese.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e questa rivista era molto letta non soltanto dalle persone della gioventù peronista...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...ma praticamente da tutte quante le persone...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...in quanto c'erano delle critiche...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...molto importanti...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...ma che mai invitavano alla lotta armata, incitavano alla lotta armata...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e neppure... e mai alla violenza.

PRESIDENTE: il Difensore, Avvocato De Figueiredo? Avvocato Strillacci, prego!

AVV.STRILLAC.: solo una domanda, ci può dire la data di nascita di suo figlio?

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: nasce il 21 maggio del 1958.

AVV.STRILLAC.: grazie.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ed essendo stato detenuto il 23 aprile del 1976, gli mancavano un mese e due giorni al compimento del diciottesimo anno.

PRESIDENTE: senta, può chiedere se ha potuto sapere in che modo è stato ucciso suo figlio, se è stato poi ricostruito il fatto?

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ciò che ho potuto osservare della morte di mio figlio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e da ciò che ho potuto vedere durante l'esumazione del cadavere...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e qui è scritto che nel 1504 c'era una persona e nella 1505 ce ne era un'altra...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...quando gli Antropologi lavorano...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e a volte è importante anche menzionare con quanto lavoro ha... con quanto amore hanno lavorato...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e ciò che ho potuto osservare erano due scheletri.

PRESIDENTE: sì ma no volevo sapere questo, no, se ha saputo in altro modo come è avvenuta poi l'uccisione, se li hanno uccisi sul posto dove sono stati fermati, per la strada e trovati in possesso della rivista, oppure in un altro posto, in un altro momento.

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: li hanno trasferiti a un posto che era tra i venti e i trenta isolati di distanza...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...in quanto questa zona è molto... ci sono...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...appunto, ci sono molti edifici dove... nella zona dove sono stati presi.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

PRESIDENTE: come fa a sapere questo?

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora, appunto, sono stati invece... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ah, appunto, il furgoncino con i due corpi venne rinvenuto in un posto dove c'era un edificio in costruzione, un terreno molto largo...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì sì, di fronte insomma a questo edificio in costruzione.

PRESIDENTE: però come fa a sapere questo?

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: tramite i dati che vengono fuori dal fascicolo.

PRESIDENTE: e anche dalle fotografie? C'è una fotografia dove è ripreso il furgoncino con vicino, in terra uno dei corpi.

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, certo.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e questo è il furgoncino che dicevo essere di LUIS MARIA NORBERTO e indica...

MORRESI J. A.: ROBERTO.

INTERPRETE: ROBERTO, scusate.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e il corpo che è lì vicino è il corpo del padrone della camio... del furgoncino.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e NORBERTO, mio figlio...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...nel modo in cui può osservarsi...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e nel modo in cui si può osservare dalla fotografia è disteso nel sedile del furgoncino.

PRESIDENTE: va bene. E se fossero presenti soltanto militari o anche Poliziotti in quell'occasione, lei sa chi è che ha partecipato a questa operazione?

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e in base a quanto raccontato da ROSALINA CARDOZO, che è colei che ha ricevuto le informazioni...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...c'erano persone in abiti civili...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e personale dell'Esercito con... con tute da lavoro...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, sì.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e... e le persone in abiti civili, sebbene vestiti in ci... in ab... in abiti civili, erano dei militari, e ma a volte potevano essere anche Agenti di Polizia, cioè personale della Polizia, in abito civile.

MORRESI J. A.: (...).

PRESIDENTE: il luogo dove sono stati fermati e dove sono stati poi uccisi? I due luoghi sono vicini, e si trovano in quale città e in quale zona militare rientravano?

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: allora nel 1976 presso i Commissariati erano sempre... era sempre presente un Capo militare.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: era colui che ordinava ciò che doveva farsi.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...pertanto la Polizia dipendeva direttamente dall'Esercito.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: in quel momento.

PRESIDENTE: sì, ma volevo sapere, il fatto è avvenuto in quale città?

INTERPRETE: (...).

PRESIDENTE: è avvenuto a LA PLATA?

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: i fatti sono accaduti nella Capitale Federale...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e la zona dove sono assassinate, e dove vie... e viene trovata il furgoncino... dove viene trovato il furgoncino è quella di... VIJA....

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: VIJA DE CONDO...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che è separata dalla capitale, dalla AVENIDA GENERAL PAS.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: che è una... una...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, è una strada molto grande... (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: eh, sì. Ma che è un viale molto largo e che separa... sì, ma è una cir... è una circonvallazione. Non so se appunto, una specie di circonvallazione...

PRESIDENTE: sì, ma sempre nella prima zona militare? Nella zona...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: (...).

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, per...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: sì, perché la prima zona riguardava tutta la Capitale Federale e tutto il gran BUENOS AIRES.

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: e non sono però sicuro...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...che arrivasse fino...

MORRESI J. A.: (...).

INTERPRETE: ...e credo che anche arrivasse il corpo 1 del... il comando del corpo 1... il corpo primo dell'Esercito fino a la... a "LA PLATA", che è a settanta chilometri.

MORRESI J. A.: (...).

PRESIDENTE: sì.

INTERPRETE: e però questo Signor Presidente non è un fatto di cui sono molto sicuro.

PRESIDENTE: sì, ma non è questo che volevamo sapere, cioè, in quello che ha detto sul luogo dell'uccisione ci interessava.

INTERPRETE: (...).

PRESIDENTE: va bene. Non ci sono altre domande da parte del P.M. e dei Difensori. Si può accomodare. Grazie!

INTERPRETE: (...).

PRESIDENTE: dobbiamo sentire chi, adesso?

P.M.: sì, io chiamerei per sentirla...

PRESIDENTE: ...rapidamente.

P.M.: ...veramente molto brevemente, la Signora IRMA SCRIVO de MORRESI.

PRESIDENTE: poi facciamo la pausa.

MORRESI J. A.: buongiorno, Signore!

PRESIDENTE: buongiorno, grazie!


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