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Campagna di sostegno 2010-2011
Rafforzamento istituzionale delle “Abuelas de Plaza de Mayo”

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1. SINTESI DEL PROGETTO

L’obiettivo generale del progetto é quello di contribuire alla riparazione dei danni subiti dalle vittime della sottrazione illegale di minorenni durante il periodo del terrorismo di Stato in Argentina e a prevenire le violazioni al diritto all’identitá dei bambini. Le attivitá del progetto consistono nella ricezione e nello studio delle denunce e presentazioni spontanee di quei giovani che hanno dubbi sulla propria identitá; l’appoggio giuridico, civile e penale, necessario alla restituzione dell’identitá e la punizione dei colpevoli; la realizzazione delle procedure necessarie ai fini delle prove genetiche d’identitá: l’appoggio psicoterapeutico alle vittime e alle loro famiglie; il rafforzamento dell’organizazzione e la realizzazione d’attivitá di diffusione e presa di coscienza sul diritto all’identitá nella comunitá nazionale ed internazionale.

Le attivitá verranno svolte presso la sede centrale dell’Associazione “Abuelas de Plaza de Mayo” a Buenos Aires e nelle filiali di Rosario, Mar del Plata, Cordóba e La Plata e nel Centro d’Attenzione per il Diritto all’Identitá sito nella cittá di Buenos Aires.

2. DURATA: 12 mesi
3. PRECEDENTI, CONTESTO E GIUSTIFICAZIONE

Il progetto si basa direttamente sulle pratiche adottate dalla repressione durante il periodo del terrorismo di Stato. Com’é noto il principale metodo utilizzato é stato quello della scomparsa (desaparición) forzosa di circa 30.000 persone di ogni etá e condizione sociale. Dei desaparecidos l’80% erano persone tra i 16 ed i 35 anni, 30% erano donne e di esse, un 10%, erano incinte. Si calcola che non meno di 500 siano stati i bambini sequestrati, molti di essi assieme ai genitori e altri nati nei campi di concentramento, nei quali erano portate le loro giovani madri nei diversi periodi di gravidanza. Dalle testimonianze di medici e di ostetriche sopravissuti, é stato assodato che le donne incinte sequestrate davano alla luce imbavagliate, con gli occhi bendati, legate mani e piedi. Il parto veniva provocato o venivano sottoposte a dei cesarei dopo di che il bambino veniva separato dalla madre.

Questa tragica situazione ha dato origine alla nostra istituzione, la quale si é dedicata alla ricerca di questi bambini, figli dei nostri figli, anche essi desaparecidos. Nella maggioranza dei casi questi bambini sono stati iscritti (all’anagrafe) come figli naturali di alcuni componenti delle forze armate o abbandonati in un posto qualsiasi, venduti o consegnati a certe istituzioni come figli di n.n.. In questo modo sono stati privati delle loro identitá e di tutti i diritti, a livello nazionale ed internazionale. Si é trattato di soppressione deliberata d’identitá. Questi bambini non sono mai stati abbandonati ma sequestrati. Gli artefici del terrorismo di Stato hanno cercato -e cercano tutt’ora- di sottrarsi alle responsabilitá di quanto accaduto. Secondo loro non c’erano nomi, non c‘erano corpi, non c’erano morti, non c’erano furti di bambini, non c’erano archivi, non c’erano responsabili.

L’opera di ricerca dei bambini, la loro identificazione e la soluzione giudiziaria dei casi di appropriazione ha avuto all’inizio nullo o scarso appoggio ufficiale, ma in seguito, grazie alla crescita del movimento dei diritti umani ed alla solidarietá suscitata, questa situazione é andata mano mano cambiando. Malgrado ció gran parte dello sforzo continua a gravare sulla nostra Associazione la quale é riuscita, fino ad ora, a restituire l’identitá a 84 bambini. Nella maggioranza dei casi é stato necessario ricorrere ad una difficile strada giudiziaria, a causa dell’ impunitá goduta dai sequestratori durante lunghi anni. Il bisogno di contare con un metodo sicuro d’identificazione ha portato, nel 1987, alla creazione di una Banca Dati Genetici -istituzione unica nel suo genere- che conta con l’appoggio dello Stato argentino e del Governo della cittá di Buenos Aires. Ci sono stati altri casi, risolti con la nostra medizione quando si é trattato di adozioni fatte in buona fede o di vicini che proteggevano i bambini fino a trovarne i familiari tramite nostro. Oggigiorno molti giovani si avvicinano spontanemanete alla nostra Istituzione quando hanno dei dubbi sulla propria identitá e noi li accompagniamo nel difficoltoso processo di recupero dell’identitá e dei legami familiari.

I giovani che sono stati illegalmente sequestrati quando erano bambini non hanno avuto possibilitá di accedere alla propria storia, in considerazione del fatto che i loro certificati di nascita erano stati falsificati e i loro nomi e date di nascita cambiati. La loro storia é stata rubata. Il sequestro si baso’ sulla violazione della legge e l’impunitá. Mantenere questa situazione avrebbe significato permettere la persistenza dello stato di scomparsa nel quale si trovano oggi i giovani non ancora trovati, negando ad essi il diritto all’identitá, alla veritá e alla giustizia.

Nel 2002 la nostra Associazione ha presentato un progetto presso la Comissione Europea denominato “Iniziativa Europea per il Diritti Umani e la Democrazia” che fu in seguito approvato. Il Governo italiano ha contribuito al progetto che é stato eseguito fra maggio 2003 e aprile 2006 ottenendo i seguenti risultati:
  • Restituzione dell’identitá a 9 giovani.
  • Creazione del Centro di Attenzione per il Diritto all’Identitá, che presta servizi di appoggio psicoterapeutico gratuito ai bambini -oggi giovani- sequestrati illegalmente e ai loro familiari. E´stato inaugurato il 20 agosto 2003 ed ha iniziato a funzionare il 1ş settembre dello stesso anno. Da allora sono stati assistite 330 persone.
  • L’ampliamento della nostra azione tramite l’allargamento o il rafforzamento della consulenza giuridica e l’assistenza medico psichiatrica nella quattro fililiali di “Abuelas”.
  • Seminario di Formazione Permanente “Soggettivitá e Diritto all’Identitá” rivolto a professionisti della salute mentale. Ne sono stati realizzati 3, con la partecipazione di 52 professionisti.
  • Stages clinici rivolti ai professionisti che operano nel Centro di assistenza, per la loro formazione permanente, realizzati con cadenza trimestrale ed ai quali hanno partecipato tutti i professionisti della sede di Buenos Aires e delle altre filiali.
  • Tirocini di studenti universitari.
  • Conferenze e workshop di formazione, rivolti a studenti e professionisti della salute mentale e del settore giudiziario, effettuati prioritariamente all’interno del Paese ed ai quali hanno partecipato 190 persone.
  • Tre colloqui interdisciplinari, rivolti al pubblico in generale che hanno registrato la presenza di 740 partecipanti.
  • 36 edizioni del Mensile di Abuelas, con una tiratura di 10.000 esemplari e distribuzione a livello nazionale.
  • Realizzazione del video “Porto di Partenza” il quale, assieme alla brochure di formazione per docenti edita dal Ministero dell’Istruzione argentino, é stato distribuito nelle scuole e nelle biblioteche pubbliche in tutta l’Argentina.
  • Tre pubblicazioni che riuniscono testi dei discorsi e delle conferenze presentate nel quadro dei colloqui interdisciplinari, 2 libri dell’area psicoterapeutica e 2 dell’area giuridica ed il Rapporto sul Rispetto della Convenzione Internazionale per i diritti del Bambino.

4. OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI

L’obiettivo generale del progetto é quello di contribuire alla riparazione dei danni subiti dalle vittime dei sequestri illegali di minorenni durante il periodo del terrorismo di Stato in Argentina e aiutare a prevenire le violazioni del Diritto all’Identitá dei bambini.

Gli obiettivi specifici sono:
  • Identificazione, ricerca e restituzione dell’identitá ai bambini sequestrati (oggi giovani) durante il terrorismo di Stato in Argentina (1975-1983).
  • Appoggio alle vittime e ai loro familiari.
  • Conservazione della memoria storica dell’Associazione e del suo contributo al rispetto dei diritti umani in Argentina.
  • Sensibilizzazione dell’opinione pubblica nazionale ed internazionale sul diritto all’identitá, stabilito negli artt. 7 e 8 della Convenzione Internazionale per i Diritti del Bambino.

5. ATTIVITA’

Attivitá 1: Consulenza giuridica alle vittime e ai loro familiari
La consulenza giuridica include tutte le risorse legali legate alla preservazione del Diritto all’Identitá delle vittime e delle cause portate avanti dai familiari.

Attivitá 2: Attenzione al pubblico, accoglimento di denunce e colloqui per le presentazioni spontanee, ricerche e appoggio alle ricerche genetiche.
E’ incluso anche il reperimento di finanziamenti su base continuativa per raggiungere la sostenibilitá economica dell’istituzione e dei progetti da realizzare.
Questa é una attivitá permanente portata avanti in tutte le filiali della’Associazione Abuelas de Plaza de Mayo ed é coordinata dalla sede centrale del Centro di Riabilitazione Abuelas de Plaza de Mayo. Consiste nella realizzazione di colloqui con giovani che hanno dubbi sulla loro identitá.

La ricerca é un’attivitá permanente, rivolta all’individuzione e all’ identificazione dei giovani che sono stati secuestrati/appropriati da bambini. Consiste nell’analisi dei dati derivanti da denunce, presentazioni spontanee e altre fonti.

L’appoggio alle ricerche genetiche é da porsi in relazione con la necessitá di provare la filiazione e/o la conservazione di campioni dei gruppi familiari nel caso di future richieste di adulti gia’ bambini desaparecidos, in cerca della loro identitá al di lá del ciclo di vita delle loro nonne, affinche’ si possa identificare il loro gruppo familiare di appartenenza. Le analisi sono realizzate nella sede della Banca Nazionale di Dati Genetici a richiesta del giudici delle cause e/o nell’Universitá Stanford e/o in un laboratorio privato a richiesta dell’istituzioni quando cio’ si giustifichi per motivi di tempo. Vi si realizzano anche le analisi gentiche nei casi di richieste di esumazione vincolate all’identificazione genetica.

In tutti i casi i campioni necessari sono prelevati da Abuelas

Attivitá 3: Assistenza psicoterapeutica
Si tratta di una attivitá permanente il cui orientamento clinico generale avrá una impostazione psicoanalitica e coadiuvera’, con diverse modalitá, le consultazioni delle vittime e dei loro familiari oltre a fornire appoggio ed orientamento ai giovani con dubbi sulla propria identitá che si presentassero spontaneamente.

Questa attivita si realizza in un Centro di Assistenza per il Diritto all’Identitá, sito a Buenos Aires, da dove si coordina con i psicoterapeuti ubicati all’interno del Paese.

Attivitá 4: Diffusione e Campagne di Sensibilizzazione
Saranno realizzate attivitá permanenti di diffusione e campagne di sensibiliz-zazione destinate ad un pubblico selezionato, orientate alla promozione del Diritto all’Identitá e a stimolare la presentazione spontanea di quei giovani che hanno dubbi sulla propria identitá.

A tal fine saranno utilizzati diversi mezzi abituali: grafici, televisivi e radiofonici, ma la parte centrale del lavoro verrá realizzata con mezzi innovativi che coinvolgeranno personalitá o organizzazioni culturali, cicli d’arte e cultura, concorsi grafici, cinematografici, teatro, musica etc.

Attivitá 5: Sviluppo istituzionale
Questá attivitá é rivolta a sviluppare la capacitá di gestione dell’Associazione Abuelas de Plaza de Mayo (APM), a rafforzare quella delle filiali dell’istituzione all’interno del Paese, a consolidare reti di organizzazioni non governative, agenzie di governo, universitá e personalitá che promuovono il Diritto all’Identitá.

Si stimolerá inoltre l’elaborazione di proposte e progetti congiunti con i membri della menzionata rete in temi relazionati direttamente o indirettamente (traffico di bambini, documenti di identitá) cosí come la realizzazione di attivitá di trasferimento di esperienze da APM ad altre ong internazionali che possono giovarsi dell’esperienza di APM (ad es.: Associazione Pro Ricerca di Bambine e Bambini desaparecidos durante la guerra in El Salvador che ha richiesto questo appoggio).

Si include anche la ricerca sistematica di fondi per raggiungere la sostenibilitá economica dell’istituzione e dei progetti che si realizzino.

Hanno giŕ sostenuto le "Nonne":

Hanno promesso di contribuire:


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