20.6.2000 - Piero Di Monte


Stato

Presidente: MARIO D'ANDRIA
Giudice a Latere: STEFANO PETITTI
Pubblico Ministero: FRANCESCO CAPORALE
Cancelleria: ORIETTA CALIANDRO

UDIENZA DEL 12.6.2000
Esame del teste: PIERO DI MONTE



PRESIDENTE: le parla italiano?

DEL MONTE P.: sì.

PRESIDENTE: può leggere quella dichiarazione per favore?

DEL MONTE P.: (assolta formula di rito).

PRESIDENTE: le sue generalità per favore?

DEL MONTE P.: io sono... mi chiamo PIERO DEL MONTE, sono nato in ITALIA il 29/06 del '49...

PRESIDENTE: dove, in quale...

DEL MONTE P.: CARAMANICO TERME provincia di PESCARA.

PRESIDENTE: e risiede dove?

DEL MONTE P.: VERONA, città di VERONA.

PRESIDENTE: può rispondere all'Avvocato Gentili.

DEL MONTE P.: sì.

AVV. GENTILI: lei è stato sequestrato e poi detenuto al campo "LA PERLA"? Quando è stato sequestrato perché periodo è stato detenuto, tempo.

DEL MONTE P.: beh, io sono stato sequestrato da un gruppo armato, vestiti di civile, il 10 di giugno del 1976 e portato in questo campo di concentramento chiamato "LA PERLA" che dipendeva dal terzo corpo di Esercito nella provincia di CORDOVA, vicino alla città di CORDOVA, sono rimasto in questo campo da giugno fino aprile del '77, dopo ho portato al battaglione 141 e fino praticamente la fine del '77 lasciato in libertà vigilata fino al '78 che sono scappato via, sono venuto in ITALIA.

AVV. GENTILI: può parlare dell'organizzazione del campo, come venivano trattati abitualmente i sequestrati?

DEL MONTE P.: sì, posso raccontarlo per quello che ho vissuto attraverso...

AVV. GENTILI: certo.

DEL MONTE P.: ...la mia persona, intanto la struttura, la struttura... il sistema repressivo era a carico fondamentalmente di un distaccamento di "intelligenza", il quale aveva un gruppo di operazioni speciali chiamato OP3 che aveva il compito di sequestrare le persone considerate sovversive e sequestrarle, portarle a questo campo di concentramento "LA PERLA" dove operavano, lì venivano torturati e... fino anche alla morte ci sono delle persone che sono morti in nella tortura come ad esempio... ABADI PERUCA (come da pronuncia) di cui... cioè PERUCA il suo marito era un italiano che dopo è stato anche lui preso e l'ho conosciuto in questo campo. Ecco come erano tratte le persone, dopo la tortura venivano portati in un grande capannone chiamato "LA QUADRA" e in questo capannone erano per molto tempo rimanevano prima legati sempre con gli occhi bendati e sdraiati in un materasso di paglia e in queste condizioni passavano i giorni e anche i mesi, dopo arrivava il momento in cui e... si presentava ciclicamente un camion che noi chiamavano "menendens benz" era un MERCEDES BENZ per il suo rumore e si portava ai prigionieri e... dicevano che li portavano al fosso... alla... buca, al fosso, al fosso uhm... ecco questo era il destino finale.

AVV. GENTILI: cosa vuol dire il destino finale, aveva conoscenza certa di eliminazione...

DEL MONTE P.: no, cioè io...

AVV. GENTILI: ...di quelle...

DEL MONTE P.: ...attraverso la mia esperienza no, però posso dire che da quanto ci si raccontava e avevano preso i vecchi prigionieri che dopo trasmettevano a quelli che arrivavano i prigionieri venivano portati con questo camion non sicuramente molto lontano dal posto dove eravamo, attorno a questo posto c'era tanta campagna e colline...

AVV. GENTILI: non avete avuto più notizie di questi trasportati in quel modo.

DEL MONTE P.: no, chi è andato via mai più è tornato, solo in un caso, un gruppo di persone sono stati portati fuori da "LA QUADRA" da questo luogo dove eravamo tutti insieme, e però non era arrivato il camion sono rimasti legati per molte ore, anche per mezza giornata, come il... avevano sospeso apparentemente questo trasferimento, dopo le persone sono state riportate all'interno de "LA QUADRA" è stato l'unico caso in cui chi è andato via...

AVV. GENTILI: è ritornato.

DEL MONTE P.: ...dopo è ritornato, ovviamente nel giorno... successivamente li hanno riportati via e non sono più tornati.

AVV. GENTILI: è a conoscenza di certa famiglia RUFFA di cui, in cui i genitori che cercavano i figli, sono stati a loro volta sequestrati?

DEL MONTE P.: sì.

AVV. GENTILI: cioè RUFFA era un prigioniero che si trovava quando io sono arrivato in questo campo, era italiano anche lui, i suoi genitori che lo cercavano anche il suo fratello e... si vede che lo cercavano in maniera molto attiva, sono stati sequestrati dai militari e portati al campo "LA RIVERA", RUFFA che era lì con me è un Ufficiale gli ha raccontato la storia, sicuramente che non gli aveva fatto molto piacere e ha avuto un diverbio con l'Ufficiale che gli aveva racconto che suo padre e suo fratello erano nel campo "LA RIVERA" e ha reagito in maniera disprezzativa nei confronti dei militari, questo stesso Ufficiale gli disse: "non farti il problema, farò di tutto per farli liberare" effettivamente, dopo un po' di tempo sono ritornato in libertà.

AVV. GENTILI: sa delle visite o della ingerenza del capo zona MENENDEZ al campo?

DEL MONTE P.: beh... cioè, penso che il valore della mia testimonianza è giustamente questo, perché le persone che torturavano o che gestivano questi operativi di sequestri e tortura erano Ufficiali, Sottufficiali anche personale di civile, non c'erano gruppi armati che non rispondevano ai comandi dell'Esercito, ogni tanto nel campo arrivava un elicottero, in questo elicottero dicevano che arrivava MENENDEZ e... gli altri Generali che comandavano il terzo corpo dell'Esercito. In un'opportunità, cioè questo elicottero non è arrivato, in un'opportunità e un gruppo di prigionieri siamo stati portati a pulire delle macchine in un capannone che era vicino dove ci tenevano sequestrati, ad un tratto ci portano velocemente indietro e ci richiudono in una specie di officina di interrogatorio, c'erano tante piccole, piccoli... piccole officine dove interrogavano le persone e ci rinchiudono lì dentro però eravamo senza... le bende agli occhi, eravamo così, potevamo vedere e in quel momento lì, e... in un dato momento si apre la porta e si presenta un Ufficiale vestito di militare con altri, e... era una persona mostruosa, era il Generale BENJAMIN MENENDEZ.

AVV. GENTILI: cosa vuol dire mostruosa?

DEL MONTE P.: cioè non posso ricordare...

AVV. GENTILI: lasci stare...

DEL MONTE P.: ...non posso ricordarlo in un'altra maniera mi è sembrato terribile, era lui.

AVV. GENTILI: lei ha cooperato alla stesura di un memoriale con LIANA CADIZZO e la teste precedente TERESA MISCHIATTI?

DEL MONTE P.: sì, cioè il problema è che ogni, cioè le nostre testimonianze potevano essere molto limitate per spiegare tutto quello che avevamo vissuto ecco, perché tanti ex prigionieri e... con i mezzi che avevamo comunicando siamo riusciti a ricostruire e tutto questo paesaggio repressivo, sì, esiste questo...

AVV. GENTILI: è il memoriale di cui, che è stato presentato e di cui... ho già chiesto acquisizione e la Corte si è riservata di decidere, io per la fretta dell'ora e per le pressioni del Presidente, le chiedo scusa e non ho altre domande.

DEL MONTE P.: grazie.

PRESIDENTE: Pubblico Ministero?

P.M.: no, Presidente, ness...

PRESIDENTE: gli altri Difensori, nessuna?

AVV. MANIGA: una, una sola domanda, al campo "LA PERLA" lei ha avuto occasione di incontrare altri italiani?

DEL MONTE P.: sì, ci sono... ci sono altre, sì, se mi permettete... c'era... ho saputo che lì dentro era passato prima di me GABRIELLA CARAVELLI che era italiana, era una Fisica dell'Istituto di Fisica di CORDOVA, a cui conoscevo e... i prigionieri, i vecchi prigionieri mi avevano detto in un X momento che GABRIELLA era passata dal campo "LA PERLA", ho conosciuto anche lì DITOFINO che era un Sindacalista di... "Luce e Energia" che era un sindacato molto forte nella città di CORDOVA, con cui abbiamo avuto opportunità nel Natale '96 durante una guardia, un controllo abbastanza distensivo di giocare a scacchi, e RUFFA di cui abbiamo parlato precedentemente è stato con me fino a marzo, febbraio, marzo del '77 dopo è stato portato via, AIDA PASTARINI anche lui e... è italiana e... ha vissuto con me il primo periodo della prigionia nel mese di giugno, luglio, era una ragazza molto giovane e PERUCA anche lui italiano e... è stato con me nel periodo di settembre fino... settembre, fino a... a febbraio del '78 e la moglie ABADI PERUCA mai l'abbiamo vista, però ho saputo da suo marito che era morta nella tortura. Ecco, ci sono sicuramente altri da cui c'è D'AMBRA, NIVOLI, SALERNO, però io... so che sono stati dentro, però non ho avuto opportunità di contattarli.

PRESIDENTE: altre domande? Senta, nessun'altra domanda l'Avvocato Maniga.

AVV. MANIGA: no.

PRESIDENTE: lei per quale motivo venne fatto prigioniero?

DEL MONTE P.: mah, il motivo io... lavoravo in una... ero studente e lavoravo in una fabbrica, ero noto per la mia attività sindacale, però nel '76 aderivo anche a un'organizzazione politica che era considerata sovversiva.

PRESIDENTE: cioè quale?

DEL MONTE P.: era il PARTITO RIVOLUZIONARIO DEI LAVORATORI.

PRESIDENTE: ma non aveva mai...

DEL MONTE P.: ecco, per questi motivi sono sicuramente... sono stato sequestrato.

PRESIDENTE: non aveva mai partecipato ad azioni di guerriglia o...

DEL MONTE P.: no, mai...

PRESIDENTE: ...di lotta armata?

DEL MONTE P.: ...io non so neanche sparare il fucile, mai sparato.

PRESIDENTE: quindi era soltanto un movimento di opinione, insomma...

DEL MONTE P.: no, cioè io avevo un'idea politica, ho fatto il Sindacalista e... ho aderito a questa organizzazione che aveva un braccio armato che era ERP... però io appartenevo all'ala sindacale di questo organizzazione.

PRESIDENTE: e la teste che abbiamo sentito prima, MISCHIATTI, per quale motivo è stata sequestrata invece, lei ha detto che la conosceva?

DEL MONTE P.: beh, per quello che a me risulta lei apparteneva a un Movimento Peronista rivoluzionario, chiamato "Montoneros".

PRESIDENTE: senta e come mai lei poi venne liberato? Sia lei che la MISCHIATTI siete stati liberati?

DEL MONTE P.: sì, uhm... beh, io posso raccontare la mia storia, nell'anno '76 un giorno si presenta un Ufficiale della Gendarmeria che era un assassino, cioè una persona terribile e mi prendono, mi prelevano da "LA QUADRA" e mi portano nell'aria dove ci sono gli uffici di interrogatorio e mi ha detto: "preparati che ti porto a casa" e questo era verso, settembre, ottobre del '76 e mi ha portato a casa, io pensavo che ogni tanto si portavano via della gente dopo... apparivano mo... nella città...

PRESIDENTE: spieghi sinteticamente la ragione, cioè il motivo per il quale lei ritiene di essere stato liberato se...

DEL MONTE P.: no, ma io voglio... volevo... far...

PRESIDENTE: sì, senza scendere nei particolari...

DEL MONTE P.: sì, ecco mi ha portato a casa, quando siamo arrivati mi dice: "tu devi dire alla tua famiglia che assolutamente devono parlare con il Consolato", allora io come italiano, la mia figlia aveva chiesto di indagare sulla mia persona e io ovviamente non gli dico... non dico niente alla mia famiglia, va be', mi riportano indietro, cioè è stato così, un'ora di contatto qualcosa che era anormale non si giustificava. Un fatto simile succede in aprile del '77 che mi portano via con la stessa logica, però mi portano al distaccamento di "intelligenza" 141 dove mi fanno parlare con il secondo Comandante e il primo Comandante di questo distaccamento, i quali giustamente mi parlano sempre dello stesso argomento, il primo Comandante che è il Colonnello ANADON tira fuori una cartella dove c'erano tante... tanti fogli dove io non li ho letto, però erano del Consolato, richiedendo la mia persona, allora mi dice: "adesso tu sarai liberato a condizione che la tua famiglia non... non vada più al Consolato". Lì rimango per molto tempo, dopo effettivamente mi cominciano a portare a casa e dopo mi liberano, rimango sotto vigilanza controllata...

PRESIDENTE: quindi...

DEL MONTE P.: ...io penso che la... io il fatto di essere italiano e il mio caso è un caso totalmente anomalo, anormale e... che questo sia stato importante anche se il Consolato Italiano non è che si è preoccupato molto per la mia persona, perché quando mi sono presentato dal Consolato mi hanno risposto: "allora i militari avevano ragione - dice non era vero che tu eri prigioniero", io ho fatto fatica a farmi dare il passaporto che per diritto mi aspettava.

PRESIDENTE: cioè, quindi lei è stato liberato in sostanza, perché era cittadino italiano e perché...

DEL MONTE P.: io penso che è... per il fatto di essere cittadino italiano e non c'era nessun altro... non doveva...

PRESIDENTE: perché c'è stato...

DEL MONTE P.: ...essere...

PRESIDENTE: ...un interessamento del Consolato insomma, per fare...

DEL MONTE P.: che è stato... sì, che era...

PRESIDENTE: per applicare...

DEL MONTE P.: ...dopo ho saputo è stato intenso.

PRESIDENTE: ...una norma che riguardava i cittadini italiani.

DEL MONTE P.: sì.

PRESIDENTE: va bene.

AVV. MASINI: Signor Presidente, posso fare una domanda? Solo una.

PRESIDENTE: dica.

AVV. MASINI: l'ERP o i "Montoneros" si proponevano prima del marzo del '76 una rivolta armata alle istituzioni che erano state delegittimamente elette? Prima del marzo '76 ovviamente.

DEL MONTE P.: cioè non ho capito la domanda.

AVV. MASINI: l'ERP o i "Montoneros"...

DEL MONTE P.: sì.

AVV. MASINI: ...si proponevo come gruppi armati in quell'ala militarista di cui lei ha fatto riferimento, una rivolta armata nei confronti delle istituzioni?

DEL MONTE P.: cioè, diciamo che come strategia era un'opposizione al sistema esistente e un'alternativa, sì, era una lotta armata.

AVV. MASINI: una lotta armata, non democratica o democratica?

DEL MONTE P.: mah, no so se le lotte armate sono democratiche, per me no.

PRESIDENTE: sì, questa domanda...

AVV. MASINI: ho...

PRESIDENTE: ...mi sembra non ammissibile. Se non ce ne sono altre possiamo chiudere. Va bene? Grazie può andare buongiorno. Allora, vogliamo fare il programma per le prossime udienze e volevo invitare i Difensori e il Pubblico Ministero a indicare magari con un breve, per iscritto, in una breve memoria, gli atti in spagnolo che hanno interesse a fare tradurre in italiano in modo che se riusciamo adesso a fissare un'udienza per luglio, possiamo dare un incarico per la traduzione limitando al massimo quelli che ritengo che siano indispensabili, così durante l'estate possiamo fare, espletare questo incarico di traduzione, perché già c'era stata una richiesta ieri, insomma da parte dell'Avvocato De Figueiredo, ecco per la prossima udienza se possibilmente ci indicate questi atti e per quanto riguarda le udienze se riusciamo a concordare un'udienza a luglio, il Pubblico Ministero aveva degli impegni per luglio, mi pare?

P.M.: sì, adesso le dico... beh, lei dica quale giorno per lei andrebbe bene e vediamo se...

PRESIDENTE: ci potrebbe essere la settimana dal 17 al 21 diciamo.

P.M.: no, quella, Presidente quella è impossibile per me.

PRESIDENTE: se no, c'è il 6 luglio che è un po' vicina però.

P.M.: in mezzo, cioè io le dico prima sono impegnato il 4 luglio, il 6 luglio, l'8 luglio.

PRESIDENTE: come?

P.M.: le dico le date in cui sono impegnato io, perché ho già udienza.

PRESIDENTE: quindi dal 15 luglio, è impossibile, dopo il 15 luglio.

P.M.: ho una settimana di ferie che devo... le date in cui ho udienza sono il 4, il 6, l'8, l'11, il 13, 26, 27...

PRESIDENTE: quindi ci potrebbe essere il 3, ma non so se fate in tempo per il 3 a citare dei testi magari in ITALIA, chi è che aveva interesse a citarli, Avvocato Gentili aveva detto? Ce la fa in tempo per il 3?

AVV. GENTILI: sì.

PRESIDENTE: va bene allora?

AVV. GENTILI: qualche teste del Pubblico Ministero ci sarà oppure solamente testi della Difesa?

P.M.: testi che sono in ITALIA sono rimasti solo due per me.

PRESIDENTE: va bene, se si farà in tempo, si farebbe in tempo per il 3?

AVV. GENTILI: potrebbe essere il 5, chiedo.

PRESIDENTE: no, abbiamo già udienza sia il 4 che il 5.

VOCI: (in sottofondo inerenti il rinvio).

AVV. GENTILI: quattro o cinque testimoni per il 3 luglio.

PRESIDENTE: va bene?

VOCI: (in sottofondo inerenti il rinvio).

PRESIDENTE: se no ci potrebbe essere anche il 5 se voi preferite, non lo so.

AVV. GENTILI: il 5 c'è un po' più di tempo.

PRESIDENTE: come?

AVV. GENTILI: se è il 5 c'è un po' più di tempo e lo preferisco.

AVV.STRILLAC.: Presidente anche io preferirei il 5 se fosse possibile.

PRESIDENTE: sì, perché avevamo un'altra udienza eventuale magari cerchiamo di far slittare, va bene per il 5 allora?

AVV. GENTILI: meglio.

PRESIDENTE: il programma per settembre, lo vogliamo fare adesso o lo vogliamo fare il 5?

VOCI: (in sottofondo inerenti il rinvio).

PRESIDENTE: l'Udienza è tolta!