Udienze preliminari CONDOR


La legge è uguale per tutti
Processo CONDOR
Procedimento penale 31079/05 R.G.N.R. G.I.P. 19356/05 contro “Arce Gomez, Luis ed altri 34”
Tribunale di Roma
Aula "10" - Palazzina "A" - Piazzale Clodio

GUP: Dott. Alessandro ARTURI

PM: Dott. Giancarlo CAPALDO

Cancelliere: Dott. Elio TABBI'


Cautelare - 10.7.2006

Richiesta di misure cautelari nel Procedimento penale n. 31079/05 R.G.N.R. formulate dal Pubblico Ministero, Dott. Giancarlo Capaldo, il 10 luglio 2006.

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Richiesta di Rinvio a giudizio - 31.1.2013

Richiesta di Rinvio a giudizio nel Procedimento 31079/05 R.G. Notizie di Reato 19356/05 G.I.P. (3176) formulate dal Procuratore Aggiunto Dott. Giancarlo Capaldo il 31 gennaio 2013.

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Avviso di fissazione dell'Udienza preliminare - 16.7.2013

Avviso di fissazione dell'Udienza preliminare firmato dal Dott. Elio Tabbì, dell Ufficio 19° GUP, il 16.7.2013 con la fissazione dell'udienza dinnanzi al Giudice Dott. Alessandro Arturi per il 11 ottobre 2013.
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Processo Condor: Udienze preliminari

Udienza preliminare dell'11.10.2013

Sono stati ammessi come parti civili tutti i familiari delle vittime che ne hanno formulato richiesta, la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana, la Repubblica Orientale dell'Uruguay ed il "Frente Amplio".

Sono stati respinti gli interventi adesivi ai sensi degli Artt. 91-95 cpp. della Regione Emilia-Romagna e del Partito Democratico.
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Udienza preliminare del 22.11.2013

Si è presenta in giudizio la famiglia del dirigente comunista cileno Jaime Patricio Donato Avendaño. L'Avv. Alicia Mejia ha fatto richiesta di costituzione di parte civile per conto del figlio, Jaime Dontato Guzmán, e l'Avv. Mario Angelelli come parte offesa per la vedova, Mariana Guzmán. Anche il sindacato italiano CISL, a firma del Segretario Raffaele Bonanni -e tramite l'Avv. Speranzoni-, ha fatto richiesta d'intervento adesivo alla posizione della vedova del sindacalista uruguaiano Gerardo Gatti.

Il GUP Alessandro Arturi ha ribadito che erano da chiarire alcune questioni preliminari e che si sarebbe riservato di decidere dopo che fossero state discusse tutte le questioni di Diritto.

Il P.M. Giancarlo Capaldo ha risposto dettagliatamente alle obiezioni formulate dalle difese dei militari riguardo all'autorizzazione del Ministro ai sensi dell Art. 8 c.p. (concessa tre volte nel procedimento), alla "necessaria e naturale" indeterminatezza iniziale dei capi di accusa e delle persone indagate. Inoltre ha ribadito che non fosse necessaria la traduzione agli imputati dei capi di accusa in lingua spagnola perché difesi da legali italiani.

Gli avvocati Brigida (difesa p.c. Montiglio), Gentili (difesa p.c. Venturelli) e Speranzoni (difesa p.c. Maino) hanno presentato una memoria scritta che hanno illustrato aderendo alle posizioni della Pubblica Accusa. L'Avv. Madeo (Frente Amplio e altri 4 p.c.) ha precisato che erano nulle le obiezioni riguardanti gli imputati Chávez e Larcebeau. Gli avvocati Sodani (p.c. Arnone) e Angelelli (p.c. Gatti) hanno aderito a quanto sostenuto dai colleghi e dal P.M. , anche a nome degli altri difensori di parte civile presenti in Aula.
L'Avv. Greco (Presidenza italiana) ha ribadito l'interesse dell'Italia in questa vicenda come più volte espresso con le autorizzazioni Art. 8 c.p. e si è associato alle posizioni del P.M. e degli altri avvocati di parte civile.
L'Avv Galiani (R.O. dell'Uruguay e p.c. Dossetti) non ha aderito alle posizioni espresse dai colleghi, ma si è rimesso al Giudice per quanto riguarda gli "omissis" e i capi d'accusa.
Per i difensori dei militari ha contro-replicato l'Avv. Milani (Morales Bermudez ed altri).

Il Giudice Alessadro Arturi si è ritirato per decidere ed è rientrato alle ore 11.40 stabilendo quanto segue:

- Il P.M. deve completare i capi d'imputazione senza gli "omissis" nei casi C2, G2 e I2; ovvero Belizzi, Corinalde, Samponi, Campiglia e Viñas.
- Il P.M. deve trasmettere, tramite i difensori, i capi di accusa tradotti in lingua spagnola a tutti gli imputati.
- Gli imputati che risultano detenuti in Uruguay, Argentina, Bolivia e Cile debbono essere interpellati per rogatoria, e, se richiesto, debbono poter assistere alle udienze in video-conferenza (pertanto le prossime udienze si terranno nell'Aula Occorsio che è attrezzata allo scopo).

L'Udienza è stata rinviata al 28.1.2014, alle ore 10.00 presso l'Aula Occorsio (anche se si è anticipato che potrebbero svolgersi in orari pomeridiani per consentire le differenti video-conferenza con i paesi sudamericani).

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Udienza preliminare del 28.1.2014

L'Autorità Giudiziaria della Repubblica Orientale dell'Uruguay ha chiesto che siano inviati anche gli articoli del Codice Penale a cui fa riferimento la richiesta italiana, mentre fonti diplomatiche hanno informato che in Bolivia e in Cile si assiste alla feria giudiziaria estiva fino al mese di marzo.

L'Avv. Milani e altri difensori dei militari, hanno chiesto la rimozione degli "omissis" nei capi d'imputazione I2 (casi Viñas e Campiglia), C2(casi Bellizzi) e G2 (casi Stamponi).

Il Giudice Alessandro Arturi ha rinviato l'Udienza e fissato tre nuove date: 26 maggio, 16 e 18 giugno 2014, alle ore 10.00 (in caso di video-conferenza riconvocazione nella medesima data alle ore 15.00).

Era presente all'Udienza, Alberto Breccia, Ambasciatore dell'Uruguay in Italia.
Imputati >>>
Partri Civili >>>
Parti offese >>>
Dispositivo >>>

Udienza del 26.5.2014 - Rinvio

A causa delle elezioni Europee previste per il 25.5.2014 il Presidente della Corte d'Appello di Roma ha disposto che tutte le Udienze previste per il 26.5.2014 siano rinviate.
Pertanto il 9.4.2014 il Giudice Alessandro Arturi ha rinviato l'Udienza e fissato le due nuove date: 16 e 18 giugno 2014, alle ore 10.00 (in caso di video-conferenza riconvocazione nella medesima data alle ore 15.00).

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Udienza preliminare del 16.6.2014

L'Autorità Giudiziaria della Repubblica Orientale dell'Uruguay ha anticipato tramite l'Avv. Fabio Maria Galiani le risposte degli imputati detenuti, i quali hanno trasmesso pure una copia delle sentenze che gli riguardano. In ogni caso si attende che la risposta uruguaiana arrivi per i consueti canali diplomatici insieme a quelle della Bolivia e del Cile.

Il Giudice Alessandro Arturi ha dunque rinviato l'Udienza, in attesa di tale documentazione, e fissato tre nuove date: 7, 8 e 9 luglio 2014, alle ore 10.00 (in caso di video-conferenza riconvocazione nella medesima data alle ore 15.00).

Erano presenti all'Udienza, Alberto Breccia, Ambasciatore dell'Uruguay in Italia, e le parti civili Cristina Mihura (Arnone), Margarita e Mariana Maino, sorelle del desaparecido cileno Juan Bosco Maino.
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Udienza preliminare del 7.7.2014

Il Giudice Arturi ha dato avvio al procedimento attraverso la costituzione delle parti civili e degli enti che intervengono in loro sostegno. Sono state formalmente ammesse le parti civili: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Frente Amplio e Stato dell'Uruguay più tutti i familiari delle vittime che ne hanno fatto richiesta. Sono stati ammessi come Enti a sostegno delle parti civili: i sindacati CGIL, CISL e UIL, la Regione Emilia Romagna ed il Partito Democratico.
E' stata rigettata la costituzione di parte civile della Regione Calabria.

In attesa che arrivino (per i consueti canali diplomatici) le risposte alle rogatorie chieste in Uruguay, Bolivia e Cile, il Giudice Alessandro Arturi ha rinviato l'Udienza, e fissato tre nuove date: 29 e 30 settembre, e 6 ottobre 2014, sempre alle ore 10.00 (e in caso di video-conferenza riconvocazione nella medesima data alle ore 15.00).

Erano presenti all'Udienza, la Min. Gabriella Chifflet dell'Ambasciata dell'Uruguay in Italia, la signora Karina Concha dell'Ambasciata del Cile in Italia, le parti civili Cristina Mihura (Arnone) e Margarita Maino, sorella del desaparecido cileno Juan Bosco Maino, e Jorge Ithurburu, procuratore di numerose parti civili.
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Udienza preliminare del 29.9.2014
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All’inizio dell’Udienza si è riunito il procedimento con la posizione di Luis Arce Gomez (Bolivia) e l'avvocatessa Maria Elena Mancuso ha presentato l’intervento della Regione Calabria a sostegno della famiglia di Andrés Bellizzi (Uruguay).

Di seguito ci sono state le Conclusioni del Pubblico Ministero, Dott. Giancarlo Capaldo, che si è soffermato sul reato di Strage, ovvero di un crimine contro la pubblica incolumità poiché il sistema repressivo poteva colpire chiunque (bambini, vicini di casa, parenti, testimoni). Il PM ha precisato che le accuse sono sia per responsabili individuati nei singoli fatti omicidiari, sia per coloro che al vertice del sistema Condor hanno reso possibile e implementato il sistema medesimo.

Di seguito sono intervenuti gli avvocati delle parti civili:
- Giancarlo Maniga (Banfi, Giordano, Viñas, Landi, Venturelli, CGIL ed Emilia Romagna) si è riferito alla “Scuola di Panama” come antefatto che ha permesso ai membri dei diversi servizi segreti di formarsi e di conoscersi .
- Arturo Salerni (Montiglio, Recagno, Bellizzi) sostenne che questa che si discutere nel dibattimento è la nostra Storia. La storia di giovani generosi che volevano cambiare la società e chi sono trovati con un sistema oppressivo non solo locale ma addirittura continentale.
- Nicola Brigida (Montiglio e UIL) ha letto le deposizioni di Isabel Allende e di Juan Seoane che sono stati con Montiglio a La Moneda l’11 settembre 1973.
- Paolo Sodani (Arnone) ha ricordato come un terzo delle 160.000 pagine dell’Istruttoria siano dovute al lavoro delle parti civili e in particolare di Cristina Mihura.
- Mario Angelelli (Donato, Gatti e Giordano) ha ricordato che Giordano è uno dei colleghi avvocati desaparecidos, che come Gatti ha subito un sequestro estorsivo in Argentina. La DINA ha detto avrebbe colpito chiunque fosse arrivato nella casa di “calle Conferencia” e bene dunque ha fatto il PM ha contestare il delitto di strage (crimine contro l’umanità).
- Massimiliano Riga, in sostituzione di Ernesto Magorno (Bellizzi), si è associato a quanto sostenuto dal PM e dagli altri avvocati.
- Marta Lucisano (Donato) ha detto che deve alla caparbietà e alla tenacia della famiglia Donato se oggi si svolge questa Udienza perché sono state tentate tutte le strade da parte della famiglia fin dai 1976 senza mai venire a meno nella richiesta di Giustizia.
- Maurizio Greco dell’Avvocatura dello Stato (Presidenza del Consiglio dei Ministri) si è soffermato sull’Art. 8, sul “delitto politico” e sull’autorizzazione che è stata dalla dal Ministro della Giustizia, ringraziando il PM e le parti civili che hanno raccolto elementi molto chiari per la discussione dibattimentale.

Udienza preliminare del 30.9.2014
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Nell’udienza hanno esposto le loro conclusioni gli avvocati di parte civile Speranzoni, Mejia, Gentili, Madeo e Galiani:

- Andrea Speranzoni (Maino,CISL) ha presentato una memoria di 35 pagine sul Golpe cileno,, l’Operazione CONDOR ed il ruolo della DINA. Nella sua esposizione ha seguito il percorso culturale e politico di Juan Maino e della sua scelta per i “poveri”. Della Madre, Filma canales ha detto che si è comprtata come una “moderna Antigone”. Ha illustrato le responsabilità di Conteras e suoi rapporti quotidiani ogni mattina a Pinochet, quelle di Espinoza e di Paul Schaeffer, mancato al processo solo perché deceduto prima. Ha illustrato poi la vicenda di Gerardo Gatti, della figlia, del ricatto e ha concluso con una frase di maria Paz Venturelli “La mia vita è stata segnata dalla mancanza di mio padre, della mancanza di una tomba dove piangerlo, della mancanza della verità. Dal processo attendo questa verità per poter acquistare una nuova vita, piena e serena”.
- Alicia Mejía (Donato) ha ricordato che non ci sono sentenze riguardo all’omicidio di Jaime Donato Avendaño, perché la giustizia cilena si è appiattita alla dittatura. 250.000 persone sono state a vario titolo arrestate o detenute in Cile, ovvero il 2,7 % della popolazione come chiarito dalla Commissione Rettig. I vertici della DINA, qui giudicati, sono stati responsabili delle torture contro 28.000 persone durante il regime, e tra queste di Donato. I familiari di Donato chiedono oggi che le persone indivuate nel fascicolo rispodano delle loro responsabilità.
- Marcello Gentili (Venturelli) produce la sentenza riguardante Alfonso Podlech.Gentili spiega che Omar Venturelli è stato ucciso perchè è stato un traditore. Un traditore della sua classe di possidenti terrieri perché come sacerdote aiutò quelli che facevano la “riforma agraria”, un traditore della sua Chiesa perché scelse i poveri tra i più poveri, un traditore della sua gente e della sua razza perché scelse di sostenere le lotte degli indios “mapuche”. Un vero traditore di Dio e della Patria e non una morte casuale. Questo processo serve per chiarire le responsabilità di coloro che sono intervenuti nel suo sequestro, sequestro seguito di morte, dunque la massima pena.
- Antonello Madeo (Borrelli, Gambaro, D’Elia, Frente Amplio e Partito Democratico) ha letto una lettera della Segretario del Frente Amplio. E poi ha iniziato la sua esposizione dicendo che lui non era ancora nato quando sono successi questi fatti. Rifletté sul fatto che anche Carlos D’Elia apprese solo a 17 anni di essere in verità figlio di esuli uruguaiani e nato in un campo di esterminio. I D’Elia si sentivano protetti in Argentina ma non era così perché i servizi segreti uruguaiani potevano muoversi con tranquillità e con il sostegno dei colleghi argentini, che gli catturò perché erano degli intellettuali e delle persone impegnate in attività culturali e politiche, perché la FUSNA del Tenete Chávez Domínguez decisse di annientare il GAU e lo fece. Chávez e Aguirre Garay erano insieme a Troccoli al S-2, e insieme dovranno rispondere.
- Fabio Maria Galiani (Dossetti, República Oriental del Uruguay) ribadisce che le prove in questo processo sono a disposizione degli imputati, loro sanno tutti e noi tocca ricostruire la verità attraverso gli indizi. Gli indizi sono importanti perché è il contesto a spiegare gli accadimenti nel caso dei GAU. Dei documenti si apprendeva di un legame GAU-Montoneros e questo è stato opposto il legame FUSNA-ESMA e sono sta date delle basi operative al COT I Martínez e al “Pozo de Banfield” tra la seconda metà del 1977 e i primi mesi del 1978. Galiani ricorda le responsabilità di Chávez che dal 1974 è stato per 14 mesi a capo della FUSNA per poi passare all’OCOA da dove è uscito solo nel 1981. Il contesto è parte di questi fatti che hanno determinato e posto in pericolo la “pubblica incolumità” e per questo fa bene il PM a procedere per il reato di “Strage”.

Di seguito sono intervenuti Rosati (Arce Gómez), Morisi (Arellano, Contreras, Espinoza, Aguirre e Luco) e Perrone (Ahumada, Vasquez, Mena, Moren, Ramirez), tre degli avvocati difensori degli imputati. Nei loro interventi i difensori hanno precisato la mancanza nella richiesta formulata a suo tempo al Ministro ai sensi dell'Art. 8 c.p. del reato di strage. Inoltre hanno lamentato la genericità delle responsabilità ascritte in molti casi solo ai ruoli ricoperti.


Udienza preliminare del 6.10.2014
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Iniziata l'Udienza sono stati presentati dal PM e dall'Avv. Galiani i certificati di morte dei generali Mena Salinas (Cile) e Calcagno (Uruguay) e del ex Presidente uruguaiano Bordaberry.
Sono poi continuate le conclusioni degli avvocati difensori degli imputati.
Hanno esposto le loro ragioni gli avvocati Milani, Salucci e Zaccagnini.
L'Udienza è stata riconvocata per lunedì 13 ottobre alle ore 10.30 (primo piano, Aula 6) per le repliche del PM e la Camera di Consiglio.

Udienza preliminare del 13.10.2014

Iniziata l'Udienza e rilevate le presenze, il PM Capaldo ha rinunciato alle repliche ed il Giudice si è ritirato in Camera di Consiglio alle ore 11.30.
Verbale >>>
Alle 13.40 il Giudice Alessandro Arturi ha comunicato le sue determinazioni. Prima ha emesso una sentenza per gli imputati deceduti (Bordaberry, calcagno e Mena salinas). Poi ha chiesto che il Ministro di Giustizia si esprima ai sensi dell'Art. 11 c.p. per i militari del capo d'accusa B1 (casi Gatti, Islas, Recagno, Arnone), già giudicati in Uruguay. Per altri uruguaiani (Lacerbeau e Aguirre Garay) ha chiesto che producano le sentenze di primo e secondo grado, poiché in quelle di Cassazione non si evincono i casi contestati; rinviando all'udienza del 19.12.2014 alle ore 10 in Aula 10 GUP.
Finalmente, alle ore 13.45, il Giudice Arturi ha rinviato a Giudizio tutti gli altri imputiti, ovvero 11 militari cileni, 4 peruviani, 1 boliviano e altri 4 uruguaiani.
Sentenza x deceduti >>>
Ministro x Art. 11 >>>
Rinvio a Giudizio 1-30 >>>
Rinvio a Giudizio 31-52 >>>

Udienza preliminare del 19.12.2014

Il Giudice Alessandro Arturi ha rinviato a Giudizio gli otto imputati uruguaiani (casi Gatti, Islas, Recagno, Arnone) per i quali il Ministro di Giustizia si è espresso ai sensi dell'Art. 11 c.p. per la continuazione dell'azione penale, nonnostante siano già stati giudicati in Uruguay. Gli altri tre uruguaiani (Lacerbeau, Soca e Vasquez) sono stati anche loro rinviati a Giudizio davanti alla III Corte di asise di Roma, anche in mancanza delle sentenze di primo e secondo grado, poiché se anche ci fossero state uguale sarebbe stato l'intendimento ministeriale.
Finalmente il Giudice Arturi ha rinviato l'Udienza preliminare per il 6 febbraio 2015 limitatamente all'ultimo imputato rimasto, il generale boliviano Luis Garcia Meza.

Rinvio a Giudizio >>>

Udienza preliminare del 19.12.2014 - Troccoli

Il Giudice Alessandro Arturi ha rinviato a Giudizio il cittadino italo-uruguaiano Jorge Nèstor Troccoli Fernández per il 12 febbraio 2015 davanti alla III Corte d'Asisse di Roma per l'omicidio di diversi cittadini italiani e uruguaiani.
Rinvio a Giudizio >>>

Udienza preliminare del 6.2.2015 - García Meza

Il GUP Dott. Alessandro Arturi ha dovuto rinviare l'Udienza al 13.3.2015 perchè non è pervenuta la risposta alla rogatoria chiesta alla Bolivia.
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Udienza preliminare del 13.3.2015
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Il GUP Dott. Alessandro Arturi ha dovuto rinvare l'Udienza al 17.3.2015 perchè non è pervenuta la risposta dall'Autorità Giudiziaria boliviana.

Udienza preliminare del 17.3.2015
Risposta >>>
Il GUP Dott. Alessandro Arturi ha ricevuto la risposta alla rogatoria chiesta alla Bolivia.
Il Generale Luis Garcìa Meza è stato rinviato a giudizio al 9.4.2015 e verrà giudicato insieme agli altri militari del sistema CONDOR.
Verbale >>>
Sentenza >>>
Rinvio a Giudizio >>>
L'Udienza preliminare iniziata l'11.10.2013 si è formalmente conclusa con il "Rinvio a Giudizio" di 33 militari per l'omicidio di 42 vittime.

8 per mille

Chiesa Evangelica Valdese
24marzo Onlus ha sostenuto negli anni 2010 e 2011 le spese legali delle parti civili Maria Paz Venturelli e Hugo Venturelli nel processo contro il torturatore cileno Alfonso Podlech con il contributo dell'Otto per mille delle Chiese Evangeliche Metodiste e Valdesi. Nel 2013 l'Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi ha sostenuto le attività di 24marzo Onlus nell'ambito della "Rete per l'Identità - Italia".
Nell'anno 2014/2015 www.ottopermillevaldese.org ha deciso di sostenere le spese legali nel "Processo Condor".