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Organismi storici
Madres de Plaza de Mayo

La nascita del movimento avviene nell’aprile del 1977, quando, in maniera molto spontanea, un gruppo di donne decide di andare a manifestare per i propri figli scomparsi davanti alla Casa Rosada, sede del governo. Da allora diventano una consuetudine il giovedì le riunioni delle madri nella Plaza de Mayo.

Durante gli anni della dittatura e fino ai nostri giorni le iniziative delle Madres si succedono. Si tratta di appelli, manifestazioni, petizioni ma anche di tavole rotonde, conferenze, visite a sindacati, partiti politici, e, soprattutto, alle scuole, affinché la memoria di ciò che è stato non sia mai sopita.

Nel 1984, con la creazione della Conadep ed il nuovo governo di Raul Alfonsin, il dibattito interno alle Madres si fa molto intenso. Oggi ci troviamo di fronte a due movimenti organizzati riconducibili ad uno stesso passato di lotte alla dittatura: l'Asociacion de Madres de Plaza de Mayo e le Madres de Plaza de Mayo - Linea Fundadora.

Diverse sono le Madres de Plaza de Mayo italiane e tra queste Vera Vigevani Jarach è quella più presente in Italia con pubblicazioni, testimonianze, partecipazione a dibattiti pubblici e a conferenze nelle scuole.


Contatti:

Madres de Plaza de Mayo - Linea Fundadora
Piedras 153
1070 Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4343 1926

E-mail: madreslf@uolsinectis.com.ar
Website: www.madresfundadoras.org.ar

Asociación Madres de Plaza de Mayo
Hipolito Yrigoyen 1584
1089 - Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4303 0377
Fax: 00 54 11 4954 0381

E-mail: libreria@madres.org
Website: www.madres.org

Abuelas de Plaza de Mayo

Durante la dittatura militare in Argentina oltre 30.000 persone, di tutte le età e condizioni sociali, furono fatte sparire dal potere. Tra queste diversi bambini, sequestrati insieme ai propri genitori, e molte giovani donne che erano incinte al momento della loro scomparsa.

E’ nota l’esistenza di veri e propri reparti di maternità clandestini dove si facevano partorire le donne sequestrate, per poi affidarne i figli a famiglie di militari o loro amici che, singolarmente, risultavano in attesa di una nascita in tali centri.

Nata dalla convinzione che l’appropriazione di tali bambini abbia fatto parte di un piano sistematico e strategico volto ad annullare l’esistenza stessa di tali piccole vittime e dei loro genitori, l’associazione Abuelas de Plaza de Mayo nasce come organizzazione non-governativa la cui finalità è quella di localizzare e restituire alle legittime famiglie tali bambini, e creare le condizioni affinché mai abbiano a ripetersi tali terribili violazioni dei diritti dei bambini, esigendo, tra l’altro, la persecuzione legale di tutti i responsabili.

L’associazione si avvale di un’équipe tecnica integrata, composta da professionisti nell’area legale, medica, psicologica e genetica. Valido elemento di supporto alla ricerca è stata la creazione di una banca dei dati genetici di tutte le famiglie che hanno bambini scomparsi.

Ad oggi le nonne di Plaza de Mayo hanno localizzato ben 107 ragazzi desaparecidos. Tutti gli altri hanno una causa aperta di fronte alla giustizia.

La Presidente delle Abuelas, Estela Carlotto, è stata una delle protagoniste nei processi che si sono celebrati a Roma nel 2000 e nel 2006, che ha portato alla condanna di numerosi militari argentini.

Contatti:

Virrey Ceballos 592
Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4384 0981

E-mail: abuelas@abuelas.org.ar
Website: www.abuelas.org.ar

Familiares de Desaparecidos y Detenidos por Razones Políticas

Nato nel gennaio del 1976 come risposta alla scomparsa simultanea di 24 persone a Córdoba, "Familiares" è uno dei primi organismi che si occupa attivamente di diritti umani nell’Argentina dominata dalla dittatura militare.

All’origine del movimento è, infatti, la necessità dei familiari dei desaparecidos di scambiarsi esperienze e informazioni, nella consapevolezza che solo uniti avrebbero potuto contrastare questa nuova forma di repressione politica.

Obiettivi principali dell’organismo furono fin dall’inizio la pubblica denuncia della scomparsa dei proprio familiari, allo scopo di ritrovarli in vita, e, al tempo stesso, la richiesta di liberazione di coloro che si trovavano in carcere per motivi politici.

Tra il 1977 e il 1980 l’organizzazione registra anni cruciali di mobilitazione, attraverso la pubblicazione di liste di desaparecidos, pubblici appelli, manifestazioni e petizioni.

In favore dei detenuti politici, "Familiares" ha costantemente denunciato le caratteristiche inumane del regime carcerario, la incostituzionalità dei tribunali militari, le violazioni al diritto di visita e alla libertà di corrispondenza. Ha condannato edenunciato la prassi di relegare i prigionieri politici in carceri lontane dai propri luoghi d’origine e quella di concedere il diritto di visita solo ai familiari diretti (impedendo, per tale via, a coloro che non avessero alcun familiare diretto ogni residuo contatto col mondo esterno). Numerose le campagne realizzate in favore dei detenuti infermi (molti dei quali morti in carcere) e delle donne soggette a trattamenti vessatori ed umilianti, in particolar modo nel carcere di Devoto.

Insieme ad altri organismi promotori dei diritti umani "Familiares" ha partecipato alla richiesta di un habeas corpus collettivo nel 1981 e a grandi mobilitazioni di massa, come la "Marcha por la Vida" del 1982, e ha contribuito alla formazione della Federaciòn Latinoamericana de Asociaciones de Familiares de Detenidos-Desaparecidos (FEDEFAM).

Durante la dittatura militare "Familiares" è stato uno degli organismi più presenti in Italia atraverso l'attività di denuncia e sensibilizzazione portata avanti principalmente da Angela Boitano.

Dal 1984 "Familiares" ha istituito il 18 aprile come giornata del prigioniero politico.

Attualmente, con la riapertura dei procedimenti giudiziari in Argentina, "Familiares" è impegnata in sostenere le spese legali delle parti civili in decine di procedimenti penali.

Contatti:

Riobamba 34
1025 Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4953 5646

E-mail: faderap@fibertel.com.ar

Movimiento Ecumenico por los Derechos Humanos - MEDH

Creato nel febbraio del 1976, durante la dittatura militare, il MEDH è da allora uno degli organismi promotori dei diritti umani tradizionalmente riconosciuti nel paese. Vi confluiscono diverse Chiese protestanti (Metodisti, Luterani, Valdesi, Iglesia de Dios, Iglesia Reformada) e alcune diocesi cattoliche (Quilmes, Viedma, Neuquén, Puerto Iguazù).

Scopo del MEDH è quello di difendere e promuovere i diritti umani in una prospettiva ecumenica, all’interno delle istituzioni religiose e civili, esigendo dallo stato il rispetto di tali valori, promuovendone l’educazione, contrastando il fenomeno dell’esclusione economico-sociale.

Attraverso le sue Giunte Pastorali Regionali e i diversi gruppi di lavoro, il MEDH conduce, oltre alla tradizionale attività di denuncia delle violazioni dei diritti umani e all’opera di sensibilizzazione, attività come l’assistenza giuridica di fasce deboli della popolazione, come i minori, l’assistenza sociale e pastorale ai familiari dei desaparecidos, l’appoggio a imprese produttive in difesa del diritto al lavoro.

Nel sociale sono da segnalare l’impegno contro la diffusione dell’AIDS e in favore di coloro che ne sono ammalati, l’attenzione nei confronti della violenza familiare e l’impegno, anche concreto, in problematiche carcerarie.

Importante, infine, l’attività educativa in favore della diffusione dei diritti umani, esercitata attraverso pubblicazioni di bollettini informativi, testi per docenti e alunni, seminari e dibattiti.
Il MEDH ha creato anche un Centro di Documentazione specializzato nei diritti umani.

Contatti:

Moreno 1785 1° "2"
1093 Buenos Aires

E-mail: coordinacion@medh.org.ar

Asamblea permanente por los derechos humanos - APDH

l'APDH è un’associazione composta da eminenti personalità provenienti dai partiti politici, dalle isituzioni religiose (cattoliche, protestanti ed ebraiche) e da intellettuali argentini. L’Assemblea si è autoconvocata nel 1975, in risposta alla situazione di violenza dilagante e nel timore che di una nuova dittatura militare. I suoi obiettivi statutari sono quelli di promuovere il rispetto dei diritti umani enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti umani dell’ONU e nella Costituzione.

Grazie alla sua formazione pluripartitica e multisettoriale ha costituito uno spazio d’incontro e collaborazione in un momento in cui ogni attività politica era sospesa. La vocazione pluralista le ha, tra l’altro, conferito una notevole cassa di risonanza nei confronti della popolazione.

A parte l’attività di denuncia e resistenza svolta durante la dittatura, oggi l’opera della APDH si incentra sulla necessità di sostenere la democrazia attraverso la riflessione, l’elaborazione dell’esperienza collettiva della dittatura, lo studio dei meccanismi della repressione, al fine di prevenire che tali situazioni possano mai riproporsi nel contesto sociale. Allo stesso tempo la APDH collabora in iniziative giuridiche destinate a perfezionare la legislazione vigente in materia di diritti umani.

Oggi l’attenzione della APDH è rivolta alla protezione della vita, della dignità umana, della convivenza sociale, e si svolge con un raggio d’azione che abbraccia diversi campi: dalla cultura alla salute mentale, dai diritti economici e sociali alla questione carceraria. Tutto ciò mantenendo il suo spirito originario: quello di essere un luogo d’incontro, discussione ed equilibrio.

Contatti:

Callao 569 1°
1022 Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4372 8594
Fax: 00 54 11 4814 3714

E-mail: apdh@apdh-argentina.org.ar
Website: www.apdh-argentina.org.ar

Servicio Paz y Justicia - SERPAJ

Il Servizio di Pace e Giustizia è un’organizzazione sociale di ispirazione cristiano-ecumenica la cui finalità principale è quella di promuovere i valori della solidarietà e della non violenza e di dare impulso alla costruzione di una società fondata sul rispetto dei diritti della Persona e dei Popoli.

Sebbene le sue origini risalgano alla fine degli anni 60’, il SERPAJ propriamente detto venne fondato nel 1974 dalla confluenza di diversi gruppi variamente coinvolti nell’attività di promozione dei valori cristiani durante i processi di liberazione nei paesi dell’America Latina, spesso caratterizzati da situazioni di ingiustizia e di violenza istituzionalizzata. Il suo presidente e uno dei fondatori del SERPAJ, Adolfo Pérez Esquivel, è stato perseguitato, sequestrato e torturato durante la dittatura militare e ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1980.

Oggi come allora, il SERPAJ continua la propria opera in favore dei poveri e degli oppressi affinché si realizzi una società pluralista e partecipativa, in cui sia possibile superare le dominazioni e assicurare la legalità, le libertà, la pace, i diritti delle persone e dei popoli.

Data la decisa opzione per la non violenza, strumenti base per il raggiungimento degli obiettivi sociali sono la concertazione, l’articolazione multisettoriale e la solidarietà.

Il SERPAJ conta segreterie nazionali in Bolivia, Brasile, Cile, Costa Rica, Ecuador, Messico, Nicaragua, Panama e Uruguay. Nella sua sede principale il SERPAJ ospita un Centro di Documentazione aperto al pubblico con un’ampia raccolta di pubblicazioni e documenti inerenti tutto il continente, le attività del SERPAJ e altro materiale d’interesse.

Il SERPAJ ha lo status di organismo consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e dell’UNESCO. Nel 1987 è stato insignito del premio UNESCO per l’Educazione alla Pace.

Contatti:

Piedras 153 1°
1070 Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4361 5745

E-mail: serparj@serpaj.org.ar


Centro de Estudios Legales y Sociales - CELS

Il CELS è un’organizzazione non-governativa impegnata nella promozione e tutela dei diritti umani, oltre che nel rafforzamento del sistema democratico e dello stato di diritto in Argentina.

Fondata nel 1979, in piena dittatura militare, l’ organizzazione nasce allo scopo di elaborare una risposta immediata alle gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani, fornendo aiuto legale e assistenza ai familiari delle vittime e documentando il terrorismo di stato.

L’attività odierna del CELS si traduce in un impegno quotidiano in favore del rafforzamento delle istituzioni democratiche a garanzia dei diritti umani.

I suoi obiettivi istituzionali, a parte la denuncia di violazioni dei diritti umani, sono quelli di incidere nei processi di formulazione di politiche incentrate sul rispetto dei diritti umani, di dare impulso a riforme legali tendenti al miglioramento della qualità delle istituzioni democratiche, e di promuovere l’esercizio di tali diritti nei settori più scoperti della società civile.

Formato da un'équipe interdisciplinare, il CELS si occupa prioritariamente di intentare cause legali di fronte alle istituzioni giudiziarie locali e internazionali. E’, inoltre, promotore, anche in coordinamento con altre organizzazioni argentine e internazionali, dell'attività di monitoraggio sulle istituzioni pubbliche, le organizzazioni sociali, le istituzioni giuridiche, che ogni società civile deve essere in grado di esercitare.

Associato alla Commissione Internazionale di Giuristi di Ginevra e alla Lega Internazionale per i Diritti Umani di New York, il CELS ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui “The Human Rights Prize of the Lawyers Commettee for Human Rights” nel 1988.

L'attuale presidente del CELS è il giornalista e scrittore Horacio Verbitsky.

Contatti:

Piedras 547 1°
1070 Buenos Aires

E-mail: cels@cels.org.ar
Website: www.cels.org.ar

Liga Argentina por los Derechos del Hombre - LADH

La Liga è stato il più antico degli organismi per i diritti umani, poiché venne fondato negli anni '30. Vincolato al Partito Comunista Argentino ha sempre partecipato delle attività internazionali della FIDH.

Durante la dittatura, e ancora oggi, la Liga ospita nella sua sede molti organismi nei primi momenti della vita organizzativa (Familiares, ad esempio).

Contatti:

Corrientes 1785 2°
1042 Buenos Aires

Tel: 00 54 11 4371 8066
Fax: 00 54 11 3471 8067

E-mail : ladh@velocom.com.ar

Asamblea permanente por los derechos humanos - APDH

l'APDH è un’associazione composta da eminenti personalità provenienti dai partiti politici, dalle isituzioni religiose (cattoliche, protestanti ed ebraiche) e da intellettuali argentini. L’Assemblea si è autoconvocata nel 1975, in risposta alla situazione di violenza dilagante e nel timore che di una nuova dittatura militare. I suoi obiettivi statutari sono quelli di promuovere il rispetto dei diritti umani enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti umani dell’ONU e nella Costituzione.

Grazie alla sua formazione pluripartitica e multisettoriale ha costituito uno spazio d’incontro e collaborazione in un momento in cui ogni attività politica era sospesa. La vocazione pluralista le ha, tra l’altro, conferito una notevole cassa di risonanza nei confronti della popolazione.

A parte l’attività di denuncia e resistenza svolta durante la dittatura, oggi l’opera della APDH si incentra sulla necessità di sostenere la democrazia attraverso la riflessione, l’elaborazione dell’esperienza collettiva della dittatura, lo studio dei meccanismi della repressione, al fine di prevenire che tali situazioni possano mai riproporsi nel contesto sociale. Allo stesso tempo la APDH collabora in iniziative giuridiche destinate a perfezionare la legislazione vigente in materia di diritti umani.

Oggi l’attenzione della APDH è rivolta alla protezione della vita, della dignità umana, della convivenza sociale, e si svolge con un raggio d’azione che abbraccia diversi campi: dalla cultura alla salute mentale, dai diritti economici e sociali alla questione carceraria. Tutto ciò mantenendo il suo spirito originario: quello di essere un luogo d’incontro, discussione ed equilibrio.

Contatti:

Callao 569 1°
1022 Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4372 8594
Fax: 00 54 11 4814 3714

E-mail: apdh@apdh-argentina.org.ar
Website: www.apdh-argentina.org.ar

Asamblea permanente por los derechos humanos - APDH

l'APDH è un’associazione composta da eminenti personalità provenienti dai partiti politici, dalle isituzioni religiose (cattoliche, protestanti ed ebraiche) e da intellettuali argentini. L’Assemblea si è autoconvocata nel 1975, in risposta alla situazione di violenza dilagante e nel timore che di una nuova dittatura militare. I suoi obiettivi statutari sono quelli di promuovere il rispetto dei diritti umani enunciati nella Dichiarazione Universale dei Diritti umani dell’ONU e nella Costituzione.

Grazie alla sua formazione pluripartitica e multisettoriale ha costituito uno spazio d’incontro e collaborazione in un momento in cui ogni attività politica era sospesa. La vocazione pluralista le ha, tra l’altro, conferito una notevole cassa di risonanza nei confronti della popolazione.

A parte l’attività di denuncia e resistenza svolta durante la dittatura, oggi l’opera della APDH si incentra sulla necessità di sostenere la democrazia attraverso la riflessione, l’elaborazione dell’esperienza collettiva della dittatura, lo studio dei meccanismi della repressione, al fine di prevenire che tali situazioni possano mai riproporsi nel contesto sociale. Allo stesso tempo la APDH collabora in iniziative giuridiche destinate a perfezionare la legislazione vigente in materia di diritti umani.

Oggi l’attenzione della APDH è rivolta alla protezione della vita, della dignità umana, della convivenza sociale, e si svolge con un raggio d’azione che abbraccia diversi campi: dalla cultura alla salute mentale, dai diritti economici e sociali alla questione carceraria. Tutto ciò mantenendo il suo spirito originario: quello di essere un luogo d’incontro, discussione ed equilibrio.

Contatti:

Callao 569 1°
1022 Buenos Aires
Tel: 00 54 11 4372 8594
Fax: 00 54 11 4814 3714

E-mail: apdh@apdh-argentina.org.ar
Website: www.apdh-argentina.org.ar


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